Il report
23.01.2019 - 16:30
La centralina dello Scalo per la registrazione delle polveri sottili
Città vittime dello smog. Aria irrespirabile. Traffico, riscaldamento domestico, industrie e pratiche agricole tra le principali fonti di emissione. In questo quadro l'auto privata continua, in Italia, ad essere il mezzo più utilizzato (se ne contano 38 milioni e soddisfano complessivamente il 65,3% degli spostamenti). Nel 2018 in 55 capoluoghi di provincia sono stati superati i limiti giornalieri previsti per le polveri sottili o per l'ozono (35 giorni per il Pm10 e 25 per l'ozono). In 24 dei 55 capoluoghi il limite è stato superato per entrambi i parametri, con la conseguenza diretta, per i cittadini, di aver dovuto respirare aria inquinata per circa 4 mesi nell'anno. Questa la panoramica di Mal'aria, il dossier annuale di Legambiente sull'inquinamento atmosferico in Italia (dati Arpa).
E Frosinone? Tra le peggiori. Tutte le città capoluogo di provincia dell'area padana (ad eccezione di Cuneo, Novara, Verbania e Belluno) hanno superato almeno uno dei due limiti. La prima città non ubicata nella pianura padana è Frosinone, nel Lazio, con 116 giorni di superamento (83 per il Pm10 e 33 per l'ozono). Entrando nello specifico dell'indagine di Mal'aria, nel 2018 sono state 26 le città (circa un capoluogo su quattro) ad oltrepassare il limite quotidiano del Pm10 fissato per legge a 50 microgrammi per metro cubo, come media giornaliera, da non superare per più di 35 giorni l'anno.
Edizione digitale
I più recenti
Ultime dalla sezione