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Il vertice

Fca e ecotassa, la Gerardi dopo l'incontro al Ministero: "Non c'è alcun allarme"

La deputata leghista si è detta soddisfatta dell'esito dell'incontro. E aggiunge: "L'azienda finora non ci ha mai comunicato di voler cambiare il piano industriale"

"L'allarme non c'è". La deputata della Lega Francesca Gerardi che si è fatta promotrice del vertice al Ministero del Lavoro sul caso dell'ecotassa, si dice più che soddisfatta all'uscita dal Dicastero. Nel primo pomeriggio di oggi al tavolo ministeriale si sono ritrovati la Fim-Cisl, la Fiom-Cgil, la Uil, l'Ugl e la Uilm.

I sindacati si mantengono cauti e fanno trasparire tutto il loro scetticismo. "Abbiamo chiesto un tavolo nazionale perché il problema riguarda tutti, non solamente Cassino", dice il leader della Uilm Francesco Giangrande. Più ottimista Enzo Valente dell'Ugl: "Dalla riunione è emerso che il ricorso massiccio alla cassa integrazione in questi primi mesi dell'anno da parte di Fca è riconducibile alla saturazione degli impianti e alle difficoltà riscontrate sulla mercato. Il nuovo provvedimento messo in campo dal governo sull'ecotassa non ha inciso in alcun modo".

Quindi, la deputata leghista spiega: "I sindacati più che l'ecotassa hanno lamentato l'ecobonus evidenziando come Cassino non può approfittare di tali incentivi perché l'azienda non produce modelli ibridi. Ma questo - purtroppo - è un limite di Fca che si è mossa in ritardo e che comunque entro il 2021 dovrà adeguarsi".

Per la deputata leghista si tratta più di allarmismo che di un problema reale, in quanto, spiega: "Siamo in costante contatto con l'azienda e non c'è nessuna nota ufficiale nella quale dicono di volere ritirare il piano industriale". E poi la Gerardi conclude snocciolando le cifre: "Il sottosegretario Durigon ha fatto notare come lo stabilimento di Cassino produce soprattutto per l'estero, mentre in Italia ha una fetta di mercato pari solo al 3%". Sulle barricate resta sempre il Pd che giovedì terrà un sit-in fuori dai cancelli dello stabilimento, ma a tal proposito nei giorni scorsi proprio la Gerardi ha messo in guardia: "Consiglio al Pd, dopo le promesse disattese da Renzi che venne a Piedimonte a fare la passerella, di lasciar perdere. Sarebbe l'ennesima brutta figura".

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