Spazio satira
Il trend
02.01.2019 - 12:00
A Castro dei Volsci le hanno dedicato un monumento. Ma la mamma ciociara non fa quasi più figli. E, a compensare la diminuzione delle nascite non bastano più le coppie straniere. Anche loro, pare, si sono adeguate. In Ciociaria si nasce sempre meno. Ma non solo. Il saldo di crescita naturale in provincia è negativo. Segno che ormai le morti superano le nascite. E in una popolazione che invecchia sempre di più il dato preoccupa.
Secondo l'ultima pubblicazione dell'Ispra sulla qualità dell'ambiente urbano, il tasso di crescita naturale a Frosinone città si attesta a meno 3,6. Latina segna un meno 0,3, Roma un meno 2,9, Guidonia Montecelio una crescita dello 0,6, Rieti un meno 5,7 e Viterbo un meno 5. Secondo dati Istat, al 1 gennaio 2018 il saldo naturale in provincia di Frosinone era di meno 2.067, al netto delle 3.643 nascite e delle 5.710 morti. Il capoluogo registra un calo di 164 unità tra 331 nascite e 495 decessi. Cassino è a meno 56 (287 nati e 343 morti). Alatri a meno 61 (207 nati e 268 morti). Sora a meno 107 (190 nati e 297 morti). Anagni a meno 29 (155 nati e 184 morti). Ceccano a meno 132 (177 nati e 309 morti). Ferentino a meno 76 (152 nati e 228 morti). Veroli a meno 61 (163 nati e 224 morti).
Per le nascite, il calo è ormai cronico. Nel 2015, sempre secondo dati Istat, il quoziente di natalità era sceso al 7,8 per mille, il minimo dei precedenti quattordici anni. Il massimo del periodo è stato raggiunto nel 2010 con un indice del 9 per mille. Rispetto al resto del Lazio, nel 2015, l'indice più basso era a Rieti con il 7,2 appena davanti a Viterbo a 7,3. Al contrario Latina si attestava all'8,5 e Roma all'8,3. La media del Lazio è 8, ma nel 2008 era superiore di oltre due punti e mezzo, al 10,6.
Con meno figli e più decessi (l'indice di mortalità è ai massimi dal 2002), scarseggiano i matrimoni. Il dato del Frusinate è stabile con il 3 per mille, ma in deciso calo rispetto al 4,9 del 2002 o anche il 3,8 di dieci anni più tardi. In questo caso il valore è superiore alla media regionale che si attesta al 2,9. Meglio di Frosinone fanno Latina che si posiziona al 3,1 e Viterbo con il 3,5.
Ed il trend, in tempio di crisi, di assenza di certezze sul lavoro, di riduzione del numero di matrimoni, di difficoltà ad accedere al credito per l'acquisto della prima casa, difficilmente si potrà invertire nei prossimi anni. Anche in assenza di politiche che incentivino le nascite e favoriscano, economicamente e nell'offerta dei servizi, le coppie che fanno figli.
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