09.10.2018 - 21:15
Notorio e riscontrato dalle operazioni dell'anno scolastico che si è concluso a giugno: è il "mercato" delle dosi a scuola, soprattutto negli istituti superiori. Tesoretti di polvere bianca, trovati qualche mese fa, nelle intercapedini degli istituti, negli impianti di areazione, in nascondigli sicuri per evitare che i controlli potessero stringere le loro maglie intorno a qualche studente. Ma anche piccoli quantitativi rinvenuti negli zaini e altri a casa, dopo perquisizione domiciliare. Droghe leggere che si consumano nei bagni o in zone "sicure" ma che, spesso, vengono vendute proprio in quegli ambienti educativi per eccellenza. E baby pusher che non possono mancare - anche solo per prendere ordini e ritrovarsi poi nel pomeriggio fuori dall'ambiente scolastico - per piazzare piccoli concentrati di sballo e racimolare moneta facile. Appartenenti sicuramente a ben altra filiera, collegati direttamente con le piccole "aziende" dello spaccio cassinate.
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