La denuncia
13.09.2018 - 10:30
Foto d'archivio
Bruciore agli occhi, gola irritata, tosse e, nei casi più gravi, di persone anziane o affette da patologie specifiche, difficoltà respiratorie: sono alcuni dei sintomi accusati questa mattina, al risveglio, da gran parte della popolazione residente nella vasta Piana di Tecchiena, frazione a sud di Alatri che si estende dalle pendici della collina alatrense fino ai confini con Veroli e Frosinone.
A causare tali malesseri, stando alle numerose segnalazioni ricevute, sarebbero stati i fumi sprigionati dai tanti fuochi (tutti illegali) accesi di buon mattino da privati cittadini per bruciare rifiuti all'interno dei propri campi o giardini. Rifiuti che, stando ad una prima ricostruzione dei fatti, sarebbero composti in gran parte dagli scarti delle potature di piante, alberi, siepi e vegetazione e dai ritagli di giardini e affini, ma tra i quali, inevitabilmente, finirebbero anche scarti domestici o di attività commerciali. Quindi, anche carta, cartone, umido ma, pericolosissimi per la salute umana, pure materiali plastici, imballaggi di vario genere, rifiuti ingombranti, vernici, resti di detersivi e saponi, oli esausti e quant'altro.
Una miscela di immondizia che, bruciata, genera fumi potenzialmente molto pericolosi per chi li respira, portando a quei sintomi di cui abbiamo detto in apertura di articolo. Un fenomeno purtroppo non nuovo, quello dell'accensione di fuochi illegali per disfarsi facilmente dei propri rifiuti, che nella vasta e labirintica campagna della Piana di Tecchiena trova terreno fertile per le sue caratteristiche morfologiche che portano alla quasi totale impossibilità di controllare tali roghi. Anche perché i responsabili sono molto furbi: evitano di accenderli di notte, quando, con il buio, sarebbero facilmente individuabili, privilegiando le prime luci dell'alba, momento in cui la luminosità è tale da permettere una loro più agevole mimetizzazione.
Stamattina, però, si è raggiunto un picco che non si registrava da tempo. Al punto che dalla parte alta di Alatri si poteva notare ad occhio nudo una fitta coltre di fumo tossico che avvolgeva la zona compresa fra il centro ernico, la frazione di Tecchiena, Veroli e Frosinone. Complici le finestre ancora lasciate aperte di notte a causa del gran caldo degli ultimi giorni, il fumo è penetrato nelle abitazioni di centinaia di cittadini che hanno accusato problemi di vario tipo: dal bruciore agli occhi alla gola irritata, dalla tosse a fatica nel respirare.
Per questo sono partite diverse segnalazioni alla nostra redazione ma anche telefonate agli Enti e agli organi competenti dei vari comuni citati e interessati dal fenomeno. Anche perché - denunciano in tanti - esistono specifiche ordinanze sindacali che vietano espressamente l'accensione di fuochi all'aperto, proprio per la loro pericolosità per la salute umana. Quello che si chiede a gran voce, quindi, è che gli organi preposti - sindaci su tutti - si attivino immediatamente per predisporre adeguati controlli nei territori di propria competenza atti ad evitare il ripetersi di tale increscioso fenomeno. I roghi illegali sono pericolosissimi per i cittadini e allora chi di dovere è chiamato ad applicare subito e severamente la legge - nel caso in questione le ordinanze sindacali ricordate - che prevede multe pesanti per chi ad essa contravviene.
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