I fondi
06.09.2018 - 20:00
Un'immagine del Gonfalone di Arpino
"Il Gonfalone di Arpino", giunto alla quarantottesima edizione, è tra le quattro migliori manifestazioni tradizionali del Lazio.
A fronte di 334 eventi valutati, di cui 236 ritenuti ammissibili a patrocinio oneroso, il palio dei quartieri e delle contrade della città di Cicerone è l'unica "perla" ciociara a rientrare così in Fascia A, che dà accesso a un finanziamento di 25.000 euro.
In Fascia B, con tanto di contributo pari a 10.000 euro, si sono piazzate poi tre kermesse provinciali: il "Festival internazionale del folklore di Alatri" (72 punti), l'Estate anagnina e l'Atina jazz festival (71). Nella Fascia C, infine, troviamo ventisei "tesori" nostrani premiati con 3.600 euro: Acuto Jazz, Fiera storica di S. Anna (Patrica), Festival di musica popolare-Tarantelliri (Castelliri), Palio delle contrade di Paliano, Calici di stelle (Serrone), Infiorata e Gonfaloni del Corpus Domini (Sora), Corsa delle carrozzelle (San Giovanni Incarico), Festival nazionale e internazionale della zampogna (Acquafondanta), Festival dei giochi e delle tradizioni (Castelnuovo Parano), Sagra della ciammella (Veroli), Cervaro tra tradizione e cultura, ViviGiuliano estate, Festeggiamenti in onore del Santissimo Crocifisso (Isola Liri), Sagra dell'uva cesanese (Piglio), Le Cantine de ‘na vota (Roccasecca), Natale a Cassino, Rievocazione storica-Palio delle corti (Ceprano), Il Borgo racconta (Colle San Magno), Palio dell'Assunta (Paliano), Rally di Pico, Festa dell'emigrante (Santopadre), I Giorni dell'antico statuto (Castro dei Volsci), Tradizione e storia cittadina (Fontechiari), Festa del peperone di Pontecorvo Dop, San Giorgio e il Medioevo (Vico nel Lazio) e La Rievocazione storica della Panarda (Villa Santo Stefano).
In totale, dunque, sono trenta le manifestazioni tradizionali territoriali con cui si è bussato con successo alla Pisana. La commissione giudicatrice, dal canto suo, poteva attribuire fino a 100 punti: 45 erano potenzialmente destinati al radicamento della manifestazione sul territorio con riferimento a storia, cultura, beni storico-artistici, patrimonio culturale immateriale, antichi mestieri, tradizioni locali e ricorrenza nel tempo; 20, poi, potevano essere assegnati alla sua rilevanza in termini di attrattività turistica e altrettanti all'uso di strumenti di comunicazione articolati, integrati e coerenti con le linee di promozione territoriale dettate dalla Regione Lazio; 15, infine, erano per la valorizzazione in campo enogastronomico anche e soprattutto perché il 2018 è stato dichiarato "Anno nazionale del cibo italiano" dal Ministero dei beni e delle attività culturali.
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