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I fondi

Manifestazioni culturali: pioggia di euro sulla Ciociaria. Ecco i promossi

La Regione finanzia 30 eventi su 61 istanze provenienti dal Frusinate. Al Gonfalone di Arpino, unico in Fascia A, assegnato un contributo da 25.000 euro

"Il Gonfalone di Arpino", giunto alla quarantottesima edizione, è tra le quattro migliori manifestazioni tradizionali del Lazio.

Nell'annuale "Programma regionale in favore delle tradizioni storiche, artistiche, religiose e popolari", infatti, ha conquistato 85 punti e si è classificato terzo a pari merito con il "Trasporto della macchina di Santa Rosa" (Viterbo) e alle spalle del "Latium festival" di Cori (Latina) e della "Rievocazione storica del primo presepe del mondo" (Greccio, Rieti), arrivati nell'ordine a quota 88 e 86.

A fronte di 334 eventi valutati, di cui 236 ritenuti ammissibili a patrocinio oneroso, il palio dei quartieri e delle contrade della città di Cicerone è l'unica "perla" ciociara a rientrare così in Fascia A, che dà accesso a un finanziamento di 25.000 euro.
In Fascia B, con tanto di contributo pari a 10.000 euro, si sono piazzate poi tre kermesse provinciali: il "Festival internazionale del folklore di Alatri" (72 punti), l'Estate anagnina e l'Atina jazz festival (71). Nella Fascia C, infine, troviamo ventisei "tesori" nostrani premiati con 3.600 euro: Acuto Jazz, Fiera storica di S. Anna (Patrica), Festival di musica popolare-Tarantelliri (Castelliri), Palio delle contrade di Paliano, Calici di stelle (Serrone), Infiorata e Gonfaloni del Corpus Domini (Sora), Corsa delle carrozzelle (San Giovanni Incarico), Festival nazionale e internazionale della zampogna (Acquafondanta), Festival dei giochi e delle tradizioni (Castelnuovo Parano), Sagra della ciammella (Veroli), Cervaro tra tradizione e cultura, ViviGiuliano estate, Festeggiamenti in onore del Santissimo Crocifisso (Isola Liri), Sagra dell'uva cesanese (Piglio), Le Cantine de ‘na vota (Roccasecca), Natale a Cassino, Rievocazione storica-Palio delle corti (Ceprano), Il Borgo racconta (Colle San Magno), Palio dell'Assunta (Paliano), Rally di Pico, Festa dell'emigrante (Santopadre), I Giorni dell'antico statuto (Castro dei Volsci), Tradizione e storia cittadina (Fontechiari), Festa del peperone di Pontecorvo Dop, San Giorgio e il Medioevo (Vico nel Lazio) e La Rievocazione storica della Panarda (Villa Santo Stefano).

In totale, dunque, sono trenta le manifestazioni tradizionali territoriali con cui si è bussato con successo alla Pisana. La commissione giudicatrice, dal canto suo, poteva attribuire fino a 100 punti: 45 erano potenzialmente destinati al radicamento della manifestazione sul territorio con riferimento a storia, cultura, beni storico-artistici, patrimonio culturale immateriale, antichi mestieri, tradizioni locali e ricorrenza nel tempo; 20, poi, potevano essere assegnati alla sua rilevanza in termini di attrattività turistica e altrettanti all'uso di strumenti di comunicazione articolati, integrati e coerenti con le linee di promozione territoriale dettate dalla Regione Lazio; 15, infine, erano per la valorizzazione in campo enogastronomico anche e soprattutto perché il 2018 è stato dichiarato "Anno nazionale del cibo italiano" dal Ministero dei beni e delle attività culturali.

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