Spazio satira
Ore di ansia
22.07.2018 - 11:53
Tra la laurea ad honorem dell'Università di Cassino e l'ultimo volo in elicottero a Piedimonte c'è di mezzo il... mondo. Esattamente il pianeta messo al centro dell'universo produttivo di un uomo chiamato Sergio Marchionne.
Italo-canadese, formazione eccellente e maglioncino blu dipingono una figura quasi mitologica che ha sempre alzato l'asticella delle sfide e che ha risollevato una fabbrica decadente, qual era quella di Piedimonte, per metterla al centro di investimenti stratosferici e di modelli che viaggiano dal porto di Civitavecchia in direzione "America" per una seconda conquista. Tutta squisitamente economica. E per farlo non ha preso alcuna aereo, è salito a bordo di un sogno: la rinascita del marchio Alfa. Lo ha "brevettato" nella sua testa, poi ha messo le migliori intelligenze intorno al progetto e ha fatto risorgere l'amato modello. Ma Marchionne ha osato di più. E in una terra desolata e sempre in cerca di vocazione, come quella cassinate, laddove lo stabilimento pativa continui ammortizzatori sociali, è tornato - anche di persona - a investire. La fabbrica si è ritrovata al centro della sfida planetaria con quel primo modello, la Giulia, che ha fatto sognare. Poi Stelvio e ora, all'orizzonte, altri due modelli. Non ci saranno state le 1.800 assunzioni annunciate nel novembre del 2016 a Cassino ma centinaia di giovani lavorano al posto di quei padri che abitano il territorio. E altri entreranno. Ora, dopo 14 anni, lascia la guida ma il sogno Alfa corre veloce.
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