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1944-2018

La vergogna delle Marocchinate: l'ora della giustizia, settantaquattro anni dopo

L'impegno corale di Ruspandini, Zicchieri e Gerardi sugli orribili stupri di massa dei goumiers: chiederemo una commissione parlamentare d'inchiesta

La decisione della Procura militare di Roma di aprire un fascicolo sulle violenze commesse nella nostra provincia all'indomani della caduta del fronte di Cassino dai"marocchini" (più esattamente dai nordafricani del Cef, il Corpo di Spedizione Francese, giunto in Italia a seguito degli angloamericani tra il 1943 e il 1944), data da questo giornale nei giorni scorsi, ha suscitato, come prevedibile, un vespaio di interventi e ridestato lo sdegno, mai sopito, per quanto la Ciociaria dovette sopportare nella primavera di settantaquattro anni fa. 

Tre sì per ribaltare la "Storia muta"
Il tempo non cancella tutto. Di certo non può farlo con la piaga delle "marocchinate", l'inumana e impunita ondata di omicidi, violenze,stupri e saccheggi perpetrati dai goumiers marocchini agli ordini dell'esercito francese alla fine della Seconda guerra mondiale. Una piaga perché, a settantaquattro anni di distanza da quegli efferati delitti, le vittime, almeno quelle superstiti, e i loro familiari aspettano ancora giustizia.
Ora, dopo che la Procura militare di Roma ha riaperto il caso per accertare se vi siano responsabilità oggettive dello Stato francese per quegli orrendi fatti, si apre un nuovo fronte. Stavolta in Parlamento.
L'invito pressante che l'Associazione nazionale vittime delle marocchinate ha lanciato ai parlamentari ciociari e pontini è stato raccolto: il senatore Massimo Ruspandini e i deputati Francesca Gerardi e Francesco Zicchieri chiederanno di istituire una commissione parlamentare d'inchiesta per far luce sulle responsabilità politiche della Francia. Anche in relazione ai possibili risarcimenti.

Il presidente dell'associazione Emiliano Ciotti, assistito in questa sua annosa battaglia dall'avvocato Luciano Randazzo, ha chiesto espressamente ai tre parlamentari di farsi promotori dell'iniziativa. Ricevendo un sì corale.  "Accolgo l'invito con soddisfazione e commozione – risponde il senatore ceccanese Massimo Ruspandini di FdI – Per anni ho partecipato e, per quanto nelle mie possibilità, lavorato affinché questa tragedia non fosse dimenticata come subdolamente e indirettamente il sistema avrebbe voluto che fosse».
«Siamo assolutamente disponibili a intraprendere questo percorso – gli fa eco la deputata leghista pontecorvese Francesca Gerardi – Meglio tardi che mai. L'importante è che l'attenzione generale sia tornata su questa vicenda non solo, come accade da qualche anno, in occasione di ricorrenze e celebrazioni. Ora che si sta riportando in luce questa brutta pagina di storia dobbiamo tenere alta l'attenzione, proprio per non far spegnere nuovamente i riflettori su questi crimini orrendi».
«Ci faremo promotori di una commissione parlamentare d'inchiesta – conferma a stretto giro Francesco Zicchieri, di Terracina, vice capogruppo della Lega a Montecitorio e coordinatore regionale del partito –Sono pronto a intraprendere una battaglia su questa vicenda, c'è ancora tanto bisogno di verità e di giustizia».
Parole che sono musica per le orecchie del presidente Ciotti: «Una bellissima notizia, da anni ci stiamo attivando presso i parlamentari, come l'anno scorso con un'interrogazione al governo Renzi, finita in archivio. Anche la senatrice Spilabotte presentò un'interrogazione, pure questa inascoltata. Stavolta ho una ragione per essere fiducioso: finalmente la risposta delle istituzioni c'è. Può essere la volta buona».

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