Spazio satira
Fisco
18.06.2018 - 14:00
Al via la seconda fase della definizione agevolata che, come stabilito dalla legge (dl 148/2017 convertito in legge 172/2017), prevede l'invio da parte di Agenzia delle Entrate-Riscossione delle comunicazioni per rispondere ai contribuenti che hanno aderito al provvedimento. La definizione agevolata, partita a ottobre 2017, si è conclusa il 15 maggio scorso con oltre 950mila adesioni di cui circa il 62% tramite i canali digitali (sito di Agenzia Riscossione, sia con "Fai D.A.te" che in area riservata ed Equipro) e Pec (posta elettronica certificata).
Si chiama "Comunicazione delle somme dovute" la lettera di Agenzia delle entrate-Riscossione che informa sull'accoglimento o l'eventuale rigetto della adesione, così come su possibili debiti che, per legge, non possono rientrare nella definizione agevolata, sugli importi da pagare e sulla data entro cui effettuare il pagamento. La comunicazione contiene anche i bollettini di pagamento in base alla scelta effettuata (da una a un massimo di 5 rate nel caso di cartelle relative a carichi affidati in riscossione nell'anno 2017 oppure da una a un massimo di 3 rate nel caso di cartelle contenenti carichi affidati dal 1º gennaio 2000 al 31 dicembre 2016) dal contribuente al momento della compilazione del modulo di richiesta, oltre al modulo per l'addebito in conto corrente.
A tale riguardo, per facilitare i contribuenti che hanno indicato nella stessa dichiarazione di adesione sia carichi affidati in riscossione nell'anno 2017 che nel periodo 2000-2016, Agenzia delle entrate-Riscossione invia un'unica comunicazione per ciascuna dichiarazione presentata con l'evidenza dell'annualità di affidamento dei carichi posti in riscossione. In questo modo il contribuente potrà da subito conoscere gli importi da pagare, secondo le diverse scadenze previste dalla legge, per poter rottamare tutte le cartelle indicate nella sua dichiarazione di adesione e avrà quindi immediatamente a disposizione tutti i bollettini RAV da utilizzare secondo le scadenze delle rate richieste.
A partire da luglio, sul portale dell'Ente i contribuenti potranno richiedere copia delle risposte, mentre nell'area riservata sarà possibile scaricarle direttamente. Un servizio che risulterà particolarmente utile ai contribuenti che, per diversi motivi (vacanze, notifica postale non andata a buon fine, smarrimento della risposta inviata ecc.) non entreranno in possesso della comunicazione originaria.
In questo modo sarà loro possibile utilizzare la copia coi relativi bollettini e codici Rav e procedere a pagare nei termini previsti dalla legge.
È possibile pagare presso la propria banca, agli sportelli bancomat (ATM) abilitati ai servizi di pagamento Cbill, con il proprio internet banking, agli uffici postali, nei tabaccai aderenti a Banca 5 SpA e tramite i circuiti Sisal e Lottomatica, sul portale di Agenzia delle entrate-Riscossione e con l'App Equiclick tramite la piattaforma PagoPa e, infine, direttamente agli sportelli.
Per aderire al servizio di addebito diretto su conto corrente, è necessario che la richiesta di attivazione del mandato, nel rispetto delle procedure e degli adempimenti previsti dal sistema interbancario, venga presentata alla banca del titolare del conto almeno 20 giorni prima della scadenza della rata. Per esempio, per la scadenza rata del 31 luglio 2018, il servizio andrà richiesto entro e non oltre l'11 luglio.
Nel caso il servizio venga richiesto oltre tale data, l'addebito diretto sul conto corrente sarà attivo dalla rata successiva.
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