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L'analisi

Un patrimonio dilapidato al gioco dai ciociari: numeri allarmanti

Nei principali centri ciociari persi giocando oltre 50 milioni in sei mesi. A Frosinone tra lotterie, slot e scommesse su ogni 1.277 euro spesi, vinti 1.003

Un patrimonio dilapidato al gioco dai ciociari, speso a cercare la fortuna che non arriva. Lotterie istantanee, scommesse sportive, bingo, lotto sono un'autentica passione per i ciociari che vi spendono somme consistenti, ma l'esito è a dir poco modesto e i numeri sono allarmanti. In linea generale, per ogni euro investito in giochi ne ritornano in tasca 76 centesimi.
In base alle statistiche fornite dall'Agenzia delle dogane e dei monopoli, rielaborate dal sito infodata del Sole 24 Ore, a Frosinone, nel primo semestre del 2017, si sono spesi per i giochi quasi 59 milioni di euro, ovvero 58.924.719 euro, con una spesa pro capite di 1.277 euro.

Tuttavia, i frusinati hanno vinto "solo" 46.279.895, ovvero 1.003 a testa e quindi hanno perso in media 274 euro e in totale 12,6 milioni di euro. Pertanto per ogni euro giocato ne rientrano 78,5 centesimi.
A Cassino sono 40.175.393 euro gli euro giocati, 1.101 pro capite a fronte di vincite di 30.909.928 euro e 847 euro. In questo caso il patrimonio perso supera i 10 milioni in sei mesi.
Negativo anche il dato di Alatri, dove, a fronte di giocate pari a 17.149.972 euro (593 euro pro capite) se ne sono portati a casa 13.321.141 (461) con un saldo negativo di poco meno di quattro milioni. A Sora nella fortuna hanno investito quasi 26 milioni di euro per una spesa individuale di 994 euro a fronte di vincite per 19.476.991 euro ovvero 747 pro capite con una perdita di 6.435.284 euro. Grande passione per i giochi anche a Ceccano dove la spesa complessiva è stata di 19.362.935 (824 euro pro capite) per vincite di appena 15.381.049 e 654 euro a testa, ovvero si registra una perdita di quattro milioni. Alta anche la quota delle giocate anche dei verolani con 17.763.175 (865 a testa), ma di questi sono rientrati 13.470.832 euro (656) con un saldo negativo di quasi 4,3 milioni di euro. Oltre quota 15 milioni anche le giocate effettuate a Ferentino con 16.062.264 (760 a testa). Ma le vincite si sono attestate a 11.687.988 (553) con un saldo negativo di 4,3 milioni.  Ad Anagni, dove pesa anche la quota delle giocate effettuate in autogrill, si è spesa la somma di 14.169.831, cioè 661 a testa con vincite sui 10,5 milioni (493) con un bilancio di meno 3,5 milioni. Supera di poco i dieci milioni il volume delle scommesse accettate a Fiuggi con una spesa media di 972 euro. In questo caso le vincite si attestano a 7,9 milioni di euro (754) con una perdita di circa 2,3 milioni di euro.

Se consideriamo tutti i centri della Ciociaria dove si è arrivati a spendere almeno 10 milioni di euro alla ricerca della fortuna, si ha una perdita netta di circa 51,5 milioni di euro. Denaro che, se investito diversamente, avrebbe potuto risollevare l'economia di molte famiglie, soprattutto di quelle meno abbienti.
Secondo le statistiche, infatti, chi insegue la fortuna è soprattutto chi ha meno, e, nonostante ciò, è disposto a spendere più di uno stipendio tra macchinette,gratta evinci,scommesse sportive e lotterie. Alcuni sono dei veri e propri ludopatici, ma non tutti lo riconoscono e sono in cura all'Asl dove da anni esiste uno specifico servizio di supporto.

Interessante anche il dato di Castrocielo, centro dove la presenza dell'autogrill, soprattutto per lotteria e gratta e vinci, incide e non poco: le giocate ammontano a 4,7 milioni (1.193 euro pro capite) e le vincite a 3,8 milioni (965). La perdita netta, dunque, sfiora il milione.
A Isola del Liri giocate a quota 8.184.835 (706 euro) con vincite a 6.080628 e 524 euro. La perdita, dunque, supera i due milioni.
Tra i centri più piccoli il volume delle giocate a San Giorgio a Liri si posiziona sui 6,6 milioni (2.116 euro pro capite) con vincite a quota 5,4 milioni (-1,2 milioni il saldo) e 1.722 pro capite.
Ad Atina le giocate sono sui 6,3 milioni (1.497 a testa) con un incasso di 5 milioni (1.192) per una perdita di 1,3 milioni.
A Pontecorvo si spendono 6,2 milioni (473 a testa) per vincerne 4,3 e 330 a testa con un saldo negativo di quasi due milioni.
Appena sotto i sei milioni Ceprano e Monte San Giovanni Campano. Nel primo caso si sono giocati 5,8 milioni e 655 euro in media con una perdita di 1,5 milioni, nell'altro le puntate ammontano a 5,5 milioni (e 432 euro) con una perdita di 1,6 milioni

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