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Droga, ruoli e cessioni modello Scampia. Business d'oro: nulla lasciato al caso

Organizzazioni criminali strutturate come aziende. Per gli investigatori si contratta il costo e si recupera la roba altrove. Ricostruito il sistema adottato

Immaginiamo un'azienda dove ognuno ha un ruolo stabilito. Con turni studiati a dovere, soprattutto in due momenti salienti: l'arrivo della droga e il suo smercio. Per gli investigatori, nei quartieri caldi della città, operano gruppetti emergenti quanto autoctoni, che fanno fruttare gli affari non lasciando nulla al caso. Hanno ben chiaro che il meccanismo deve funzionare senza errori e che il volume di affari impone regole precise. E così la divisione dei compiti è essenziale all'interno di una gerarchia.
I carichi, poi, devono stare al sicuro, e per proteggerli è fondamentale avere sempre qualcuno che - armato di binocolo - si apposti a turno in questo o in quel punto. Ma il sistema di vedette serve anche e soprattutto per avvisare dell'arrivo delle "guardie". Lo spaccio, poi, deve seguire un preciso disegno. I continui controlli delle forze dell'ordine hanno reso la vita difficile. I quantitativi si discutono a voce e si paga. Poi la roba viene fatta ritrovare nelle vicinanze. Per evitare di essere colti mentre c'è la cessione vera e propria. Questa la ricostruzione degli investigatori. Il "modello Scampia" piace, viene ritenuto vincente e sempre più spesso viene adottato, proprio come testimoniano le operazioni di polizia.

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