Spazio satira
22.03.2017 - 09:31
Un libro trovato su una bancarella dell'usato ad Augusta, in provincia di Siracusa, fra altri banchi di frutta e verdura. Presenza inusuale, un volume di Flaubert, "L'educazione sentimentale", fra banane e insalata. preludio di una storia altrettanto singolare. Poi un biglietto dell'Atac di Roma, prezzo 400 lire, che ancora esistevano. Quindi, cardine della vicenda, sulla prima pagina del volume una delicata dedica d'amore. Datata Natale ‘83 e firmata semplicemente "Sergio", preceduto da uno struggente "Ti amo" e, all'inizio dello scritto, da un "for you" che non rivela l'identità della destinataria del messaggio.
Eccola la dedica: ""Questo libro è un po' a scatola chiusa - è scritto con una penna blu - non l'ho letto, ma me ne hanno parlato bene. E poi d'ora in poi, volente o nolente, riceverai spesso libri di autori francesi. Impara ad apprezzarli. Ti amo, Sergio".
Tanto è bastato a Valeria Paci. Insegnante di lettere nella scuola media di Augusta, per far scattare la scintilla della curiosità benevola, della voglia di capire come si è sviluppata o se è finita quella storia d'amore.
Immediate la foto a quella pagina con dedica e la pubblicazione sul proprio profilo Facebook: "Questo libro, donato con tanto amore nel Natale dell'83 - scrive la professoressa nel suo post - stamattina (venerdì 17 marzo, ndr) giaceva su una bancarella tra le bancarelle al mercato della frutta... anche se non si dovrebbero mai regalare libri "un po' a scatola chiusa", questo amore e questo libro, entrambi sviliti, meritavano di essere salvati dall'oblio". Subito dopo la chiave della ricerca: l'hashtag #cercandoSergio.
Un invito raccolto da decine di amici che hanno condiviso il post e anche da diversi siti nazionali, in un crescendo di attenzione che ha trasformato subito la lettera d'amore e la ricerca in un meccanismo virale.
Un viaggio nel passato finalizzato a trovare i protagonisti di questa storia, a capire se c'è stato o meno un lieto fine, se i due amanti sono ancora insieme. Indizio importante, a pagina 79, un biglietto dell'Atac di Roma, da 400 lire, che negli anni Ottanta c'erano. "Forse - ipotizza Valeria - la destinataria del libro lo ha dimenticato proprio su un bus capitolino o chissà che giro ha fatto il volume prima di arrivare qui da noi, dimenticato su quella bancarella di libri usati".
La caccia è così partita, le condivisioni si moltiplicano. Le ipotesi anche. E chissà che grazie alla potenza della rete non si riesca a risalire all'autore della dedica o a chi l'ha ricevuta".
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