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A Detroit debutta Stelvio. Giulietta, tre giorni di stop

A Detroit debutta Stelvio. Giulietta, tre giorni di stop

Piedimonte S. Germano

A Detroit debutta Stelvio. Giulietta, tre giorni di stop

Rientro amaro per gli operai dello stabilimento di Piedimonte San Germano dopo la pausa per le festività. La governance aziendale ha infatti annunciato ulteriori tre giorni di solidarietà per gli addetti alla linea della Giulietta: la produzione della berlina di segmento C resterà ferma venerdì 13, 20 e 27 gennaio.

Se Giulietta frena, accelerano invece Giulia e Stelvio che si preparano a fare la parte del leone nel salone dell'auto di Detroit che apre le porte sabato 14 gennaio. Non ci sono anteprime mondiali portate da Alfa Romeo al Salone di Detroit 2017, aperto al pubblico dal 14 al 22 gennaio. La casa del gruppo FCA mette nuovamente in primo piano l'Alfa Romeo Stelvio, presentata proprio negli Stati Uniti un paio di mesi fa al Salone di Los Angeles. Il primo SUV del marchio del Biscione è atteso sul mercato italiano nella prima metà del 2017, mentre devono essere ancora comunicatii prezzi di questo atteso modello.

C'è chi dice No

Il 17 gennaio Giulia farà il suo esordio nelle concessionarie del Nord America, dopodiché a febbraio a Piedimonte inizierà a pieno regime la produzione del Suv in modo da riassorbire in modo definitivo tutti i 4.300 impiegati per poi partire con le assunzioni. Tuttavia questo quadro non convince la Fiom. Michele De Palma, numero uno dei metalmeccanici della Cgil nel settore auto, dice: «Ci sono due punti fondamentali. Uno riguarda le auto del futuro, l'elettrica e quella senza pilota con Google. Sono modelli Chrysler, sono stati presentati negli Usa e si faranno negli Usa. L'altro è l'obiettivo della piena occupazione negli stabilimenti italiani nel 2018: le vetture che si producono non bastano e i futuri modelli si faranno solo se quelli lanciati oggi andranno bene».

De Palma chiama in ballo il governo: «Non si può non avere in Italia una discussione sul futuro dell'auto e sulle scelte di politica industriale. È il settore che ha trainato la ripresa del Paese, il governo non può fare da spettatore. E poi - aggiunge De Palma - cosa succederebbe se ci fosse la fusione tanto auspicata da Marchionne tra Fca e Gm?».

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