Spazio satira
Teatri, la Ciociaria arranca
05.12.2016 - 20:00
Nelle voci del bilancio annuale di ogni amministrazione una che desta particolare attenzione, in genere, è quella riferita alla cultura. Perché, se è vero che in tempi di magra si cerca di tagliare quello che viene considerato “superfluo”, è giusto ricordare che “non si vive di solo pane” e che anche lasciare spazio ad attività che fanno bene allo spirito.
Con l'intento di capire quanto i Comuni hanno speso nel 2014 per le strutture teatrali, OpenPolis ha analizzato i bilancia di tutte le amministrazioni d'Italia. In particolare, la ricerca si concentra sul rapporto abitanti e spesa complessiva, quindi quanti euro vengono investiti per ogni residente.
Nel Lazio Per quanto riguarda la regione, la top 10 è composta da Posta (Ri), che con 70 euro di spesa pro capite si posiziona 62º in Italia, seguita da Sperlonga (Lt) (68 euro, 70º nella penisola) e Saracinesco (Rm), con 38 euro e il 201º posto a livello nazionale. Il quarto posto è occupato da Castel San Pietro Roma (Rm), sempre con 38 euro per resi- dente, ma al 205º posto in Italia, a cui segue Giuliano di Roma, unico comune della provincia tra i primi dieci, che nel 2014 ha speso 34 euro a persona e ha guadagnato il 247º posto in classifica nazionale.
Sesto posto nel Lazio per Graffigano (Vt) con 31 euro pro capite e guadagnando la 292º posizione nella penisola, mentre il settimo è occupato da Carpineto Romano (Rm), 29 euro di spesa pro capite e 344º posto in graduatoria del Paese. Chiudono l'elenco Bassano in Taverina (Vt) (25 euro di spesa e 421º in Italia), Leonessa (Ri) (24 euro pro capite e 458º nel Paese) e Ariccia (Rm) (24 euro a persona e 459º posto in classifica nazionale).
In Ciociaria Come anticipato, in riferimento alla provincia il primo posto è occupato da Giuliano di Roma. Il secondo spetta a San Do- nato Val di Comino, che ne 2014 ha speso 22 euro per residente, guadagnando il 12º posto a nel Lazio e il 524º in Italia. Al terzo posto in Ciociaria troviamo Pico, con una spesa di 22 euro e il 13º posto in regione, mentre a livello nazionale occupa il 527º. Quarto posto per Castrocielo, che nel 2014 ha speso 18 euro, quinto per Pignataro Interamna con 16 euro e sesto per Terelle con una spesa pro capite di 14 euro.
In coda alla top 10 troviamo Acuto e Fiuggi con 13 euro di investimenti per abitante, Isola del Liri e Picinisco con 11. Ad eccezione della città termale, i grandi centri della Ciociaria non si distinguono per la loro attenzione alla cultura. Frosinone, per esempio, nel 2014 ha indirizzato verso i teatri 6 euro in rapporto al numero degli abitanti.
Un po' meglio Alatri e Veroli, rispettivamente con 9 e 7 euro di spesa. Anagni e Sora hanno speso nello stesso anno 5 euro per abitante. Male Ferentino e Piedimonte San Germano con 2 euro. Chiude la classifica “in positivo” Ceccano, con un euro per residente. Infatti, sono numerosi i casi in cui l'investimento è pari o inferiore a zero. Tra questi figura addirittura il secondo centro della provincia, vale a dire Cassino. Senza dimentica ovviamente Pontecorvo, Arce e Vallerotonda. Il perché in questi casi e negli altri potrebbe essere l'assenza totale di teatri.
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