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Sora
03.12.2025 - 18:11
Aggiornamento ore 19 - Il sindaco Luca Di Stefano ha firmato l’ordinanza di sgombero in via Molino, in zona Carnello, per motivi di pubblica incolumità. Il primo cittadino, vista la nota inviata dal Commissariato di polizia di Stato, con la quale è stato comunicato il ritrovamento di un ordigno bellico all’interno di un’abitazione in via Molino, ha predisposto l’ordinanza. L’abitazione è stata messa in sicurezza, allontanando le persone, nastrando la porta d’ingresso, chiudendola e ritirando le chiavi. Le tre famiglie non possono accedere all’abitazione perché, per quanto emerso, “è stato necessario evitare l'esposizione al rischio ed adottare i necessari provvedimenti consequenziali, tutelando l’incolumità della pubblica e privata incolumità, provvedendo con estrema urgenza allo sgombero dell'immobile da parte degli attuali occupanti, a qualsiasi titolo” - si legge nell’ordinanza.
L’inagibilità dell’edificio è temporanea, precisamente fino a quando non saranno ripristinate le condizioni di sicurezza. Il sindaco Di Stefano ha così vietato l’accesso e la permanenza nel fabbricato, nonché di provvedere immediatamente allo sgombero delle persone occupanti l'immobile. ”Il divieto vigerà fino a che tutte le persone indicate, occupanti a qualsiasi titolo l’immobile, non avranno la certezza che l’ordigno sia stato rimosso dall’Autorità competente - si legge nel documento che ha inoltre ordinato- che siano chiusi, in modo provvisorio, tutti gli accessi al fabbricato, con nastri e avvisi da porsi all'entrata dell'immobile stesso, sino alla data della rimozione dell’ordigno”. Previsto per domani mattina il sopralluogo degli artificieri.
Ore 18 - Scopre un ordigno in casa e chiama le forze dell'ordine. La macchina dei soccorsi è piombata in via Molino a Sora, in zona Carnello. Pattuglie della polizia di Stato e dei carabinieri sul posto. I residenti hanno visto arrivare anche il sindaco Luca Di Stefano. Non si esclude lo sgombero di diverse abitazioni. Intanto è stato posto il nastro rosso e bianco per negare l'accesso all'area. Ad arrivare anche gli agenti della polizia locale.
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