L'iniziativa
22.11.2025 - 16:27
Anche la città di Frosinone ha celebrato la "Giornata nazionale degli alberi". Nella villa comunale, il sindaco Riccardo Mastrangeli, insieme al vicesindaco e assessore all’ambiente Antonio Scaccia e a una piccola ma importante rappresentanza degli alunni dell’istituto agrario “Luigi Angeloni”, ha dato il via a un’importante iniziativa. Ben venti sono stati gli alberi piantati, di diverse specie: pini, carpini, pioppi e alcune rose canine. Piante endemiche e, soprattutto, “mangia-smog”.
Un segnale non solo per chi c’è oggi, ma anche per le generazioni che verranno. Ha infatti dichiarato il sindaco Mastrangeli: «Si tratta di un messaggio importante, per la cura di tutte le essenze arboree e floreali della città e al di là del segnale politico che si può mandare. Il vicesindaco ha accolto le nostre proposte traducendole in fatti – ha aggiunto – Abbiamo scelto la Villa Comunale perché si tratta di un punto importante della nostra città e che, d’ora in avanti, si prospetta essere sempre all’insegna di tutti quei valori atti al disegno di un futuro migliore. I venti alberi che sono stati selezionati daranno un contributo importante all’ambiente che ci circonda: dobbiamo disegnare un mondo più bello per chi ci sarà domani. La giornata di oggi – ha concluso – vuole testimoniare l’attenzione per alzare il livello di sensibilità della nostra cittadinanza nei confronti dell’albero, e vorremmo che questo seme che abbiamo piantato a favore dell’ambiente porti i frutti e i risultati che ci aspettiamo».
Parole che fanno eco al messaggio del vicesindaco Antonio Scaccia: «Come amministrazione comunale abbiamo voluto dare un segnale importante piantando questi venti alberi. Non ci fermeremo qui, perché l’ambiente va tutelato sempre e comunque. Siamo solo all’inizio». Diversi alunni dell’Istituto di Istruzione Superiore “Luigi Angeloni” si sono resi partecipi della piantumazione dei venti alberi. «Piantarli aiuterà la biodiversità e contribuirà a salvaguardare l’ambiente – hanno commentato alcuni studenti – Si tratta di una problematica che ci coinvolge tutti da vicino, e per la quale dobbiamo cooperare per rendere il mondo un posto migliore».
Particolarmente sentito anche il messaggio lanciato da uno dei professori dell’istituto agrario, Emiliano Patrizi: «Questa è un’iniziativa che coinvolge tutta una comunità, non solo i più giovani. Mettere a dimora queste piante è un segnale per il futuro. Perché, solo insieme, si può rendere il mondo un posto più bello».
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