La cerimonia
17.09.2025 - 09:30
Una cerimonia per ricordare l’esempio di Willy Monteiro Duarte, che nel dire “no” alla violenza ha perso la propria vita.
La giornata
Una cerimonia semplice ma sentita quella che ha visto la visita di Sergio Mattarella a Colleferro. Il presidente della Repubblica è stato accolto dal sindaco Pierluigi Sanna a Palazzo Morandi, sede del comune. Successivamente il Capo dello Stato si è recato presso il Sacrario dedicato alle vittime dell’esplosione della fabbrica del tritolo del 29 gennaio 1938, deponendo una corona di fiori. A seguire ha incontrato Lucia Monteiro Duarte, mamma di Willy, e Milena, la sorella. I tre si sono poi spostati nella piazza dedicata proprio a Willy, dove il giovane è stato ucciso cinque anni fa. Il primo a prendere parola, durante la cerimonia, è stato il sindaco di Colleferro, Sanna: «Da cinque anni ci ostiniamo a ricordare Willy. Questi non sono stati anni facili per la famiglia e per noi, difesi per fortuna dalla stampa che è l’unica a rendere sana una democrazia moderna. Abbiamo provato dolore, abbiamo pianto, oggi siamo diversi e migliori».
A seguire, le parole della mamma di Willy: «Nel nostro grande dolore, abbiamo sentito l’abbraccio dell’Italia intera e non dimenticheremo mai l’aiuto ricevuto. Noi vogliamo che Willy sia ricordato, non come un eroe ma come un ragazzo semplice e amico di tutti. Volevo ringraziare il presidente per aver onorato la sua memoria offrendogli la medaglia oro al valore civile. Per noi è un grandissimo onore. In questi cinque anni abbiamo cercato di mandare un messaggio: vivere la propria vita con la pace nel cuore per se stessi e per gli altri. La vendetta dà soltanto altro dolore».
Dopo la signora Lucia , anche due amici di Willy, Giorgia Antonelli e Vittorio De Paolis, hanno preso parola, lanciando un messaggio di pace e speranza. «Willy continua a vivere nei nostri cuori come esempio di giustizia e umanità. Tutti meritano di essere trattati con rispetto e uguaglianza. Nonostante le nostre differenze, siamo tutti fratelli e parte di un’unica grande famiglia» ha dichiarato Giorgia. Vittorio le ha fatto eco: «Willy ha scelto l’amore, il coraggio, la forza di credere che anche nei momenti bui possiamo reagire con la solidarietà. Che la sua morte diventi un seme: oggi facciamo un appello a tutte le coscienze. La pace è una scelta che dobbiamo prendere ogni giorno: facciamo nostro l’impegno a promuoverla».
Le parole di Mattarella
Per ultimo, davanti alle migliaia di persone presenti, tra le quali tantissimi giovani studenti e autorità, ha preso parola Sergio Mattarella: «Willy è un nostro ragazzo, ucciso da una violenza cieca, brutale, mentre cercava di difendere un amico e di evitare che si scatenasse una rissa. Voleva evitare la violenza e la violenza e esplosa contro di lui. Ricordiamo con affetto Willy, insieme ai suoi familiari e amici. Willy è un italiano esemplare, per questo ha ricevuto la medaglia d’oro al valor civile per il suo gesto. Non dimenticare vuol dire non essere indifferenti; l’indifferenza nasce dalla sfiducia, dalla rassegnazione, e si combatte con la solidarietà, il dialogo, la comprensione degli altri». Al termine della cerimonia, il presidente della Repubblica ha fatto visita alla Biblioteca comunale dove è stato ricevuto dal dottor Nathan Levialdi Ghiron, rettore dell’Università degli Studi di Roma Tor Vergata. Infine ha incontrato i vertici dell’azienda Avio, eccellenza mondiale di stanza a Colleferro.
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