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Frosinone

Sede decentrata del Maccari. Pizzutelli attacca

Il consigliere: «Vicenda gestita malissimo, sul tema della scuola non è consentito improvvisare. Vicini ad una soluzione per individuare una sede in grado di ospitare nove classi e trecento studenti»

«Una soluzione va trovata. Parliamo di un tema, la scuola, fortemente caratterizzante per ogni tipo di Amministrazione. Non potranno essere tollerati ulteriori ritardi e scorciatoie, da parte di nessuno». Così Angelo Pizzutelli, consigliere comunale del Partito Democratico. Il tema è quello del Liceo Maccari di Frosinone: non c’è stata alcuna proroga, il Comune capoluogo ha confermato la necessità di liberare gli spazi occupati da nove classi presso la sede municipale di piazza VI Dicembre. Questo perché il Comune di Frosinone intende procedere alla vendita del complesso dell’ex Mtc e si sta predisponendo il bando. Per un prezzo di partenza di 1,9 milioni di euro. Il passaggio successivo sarà quello di unificare tutti gli uffici comunali nello stabile di piazza VI Dicembre, che già ne ospita molti. Ma arriveranno pure i settori dell’urbanistica, dei lavori pubblici, dei servizi sociali e dei servizi cimiteriali. Riccardo Mastrangeli ha individuato nei primi mesi del 2026 la data possibile per il trasloco.

Ha spiegato il Sindaco: «Non è certamente una novità. Abbiamo avvisato da oltre un anno l’Amministrazione Provinciale che non potevamo chiedere una ulteriore proroga. Abbiamo i fondi per la ristrutturazione di piazza VI Dicembre, che ospiterà tutti gli uffici municipali. Nell’ottica di un riordino che avrà effetti positivi anche in termini di contenimento dei costi e di efficienza amministrativa. Ripeto: la Provincia sa da un anno che deve trovare una soluzione».

Dice Angelo Pizzutelli: «Stando ad alcuni rumors saremmo vicini ad una soluzione, ma sinceramente è necessario avere delle certezze, delle carte, dei passaggi ufficiali, delle firme. Forse non è chiaro che stiamo parlando di nove classi da spostare, anzi probabilmente di tredici considerando che c’è stato un vero e proprio boom di iscritti. Stiamo parlando di una sede distaccata dell’Istituto scolastico, che è fondamentale. Ci sono 300 studenti e le loro famiglie che hanno bisogno di risposte, non di ipotesi. Ci sono dirigenti scolastici e professori che hanno il diritto di sapere adesso dove inizierà l’anno scolastico. Nessuno discute sulla scelta dell’Amministrazione Mastrangeli di voler vendere l’ex Mtc e unificare gli uffici municipali. Forse però era opportuno definire prima la questione della sede distaccata destinata ad ospitare molte classi del Maccari. Così come mi sembra evidente che, considerando che la competenza sull’Istituto è della Provincia, evidentemente il Comune capoluogo non rappresenta una priorità. E questo non va bene. Aggiungo che magari si doveva procedere con maggiore decisione e forza, investendo della questione l’intero consiglio comunale. Per effettuare un pressing importante sulla Provincia. Siccome faccio parte della commissione pubblica istruzione del Comune, ho già provveduto ad inserire l’argomento all’ordine del giorno e mi auguro che possano esserci delle novità in tempi rapidi».

Rileva Angelo Pizzutelli: «Tra le famiglie degli studenti c’è preoccupazione. Dicevo delle indiscrezioni che filtrano: pare che si stiano valutando due sedi di proprietà della Provincia, una in via Aldo Moro e l’altra in via Armando Fabi, vicino al distretto della Asl. Ma dobbiamo stare ai fatti e i fatti ad oggi sono che non c’è stata alcuna svolta. L’auspicio è di essere smentito nelle prossime ore. Ho sentito parlare anche di una proposta avanzata da qualche genitore, quella di sondare il terreno sulla possibilità che le classi possano essere ospitate dalla scuola Ricciotti in via Fosse Ardeatine. Non si tratta di uno stabile di proprietà della Provincia, ma credo che in casi come questo le soluzioni vadano trovate sulla base della volontà e delle determinazione. Certamente sarebbe importante restare al centro storico, vicino cioè al polo scolastico costituito dal Turriziani e dallo stesso Maccari (sede centrale). Come membro della commissione pubblica istruzione lavorerò affinché ci sia presto una fumata bianca. Mi auguro che per il futuro non ci si trovi più in condizioni del genere. Non si può improvvisare sulla scuola, non ci si può ridurre all’ultimo istante utile per garantire delle certezze a docenti e studenti. Semplicemente non è possibile. Il fatto che si sia arrivati in queste condizioni testimonia che c’è stato più di un corto circuito. Una situazione gestita malissimo, da qualunque prospettiva la si voglia analizzare».

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