Collepardo
12.07.2025 - 08:00
Le grotte di Collepardo torneranno visitabili nel 2026. Il programma di interventi, per la messa in sicurezza dell’ingresso del sito naturalistico e la riqualificazione del parcheggio e della strada di accesso, prevede la riapertura entro la prossima primavera. A quasi due anni dalla chiusura, ieri a palazzo La Rocca l’incontro per la presentazione del progetto che prevede uno stanziamento di 2.250.000 euro in tre anni. All’evento, moderato dall’assessore alla cultura del Comune di Collepardo Elisabetta Melchiorri, ha partecipato l’assessore regionale al Bilancio Giancarlo Righini, che in un incontro in Regione sull’urg enza della messa in sicurezza, aveva perso l’impegno di reperire le risorse necessarie per il ripristino del sito. Impegno, dunque, mantenuto.
«Abbiamo lavorato con grande determinazione e serietà –ha sottolineato – Verranno impiegati nuovi materiali e tecnologie per garantire che questo luogo venga messo in sicurezza per i prossimi decenni. Lo restituiamo con piacere alla comunità di Collepardo – ha aggiunto – E ringrazio il sindaco Mauro Bussiglieri per la tenacia, la fermezza ma anche per il garbo con cui ha posto una questione importante che riguardava il futuro anche economico, oltre che sociale e culturale, della sua provincia».
Ad accogliere con entusiasmo gli investimenti annunciati la consigliera regionale del Pd Sara Battisti, che ha sottolineato come le grotte di Collepardo, insieme a quelle di Pastena rappresentino una fiore all’occhiello del patrimonio del territorio. «In questo lungo periodo di incertezza – ha aggiunto –ho più volte sollecitato interventi di ripristino per uno dei simboli della nostra identità. Durante la scorsa legislatura – ha aggiunto Battisti – abbiamo portato avanti un’operazione fondamentale per evitare il fallimento del consorzio che gestiva le grotte di Collepardo e Pastena, salvando i dipendenti e lavorando a una valorizzazione di entrambi i siti. Ringrazio l’assessore Righini – ha concluso – perché ha colto l’importanza del lavoro che era stato fatto e non ha voluto disperderlo». Presenti anche i consiglieri regionali Daniele Maura e Alessia Savo . «L’assessore Righini – ha sottolineato Maura – da subito ha ascoltato il grido d’allarme di questa terra e dei consiglieri eletti in questa provincia, rispondendo in maniera immediata».
«Le grotte di Collepardo – ha detto Savo – sono un patrimonio di straordinaria bellezza e unicità, non solo per la provincia di Frosinone ma per l’intera regione. Dopo una fitta serie di incontri, che ho promosso anche personalmente, e la recente delibera di Giunta – ha proseguito – abbiamo presentato il progetto, che consentirà a questo importante sito di tornare a essere fruibile».
Ad accogliere con favore il programma di interventi il sindaco di Collepardo Mauro Bussiglieri: «Un evento che aspettavamo da molto tempo – ha ricordato – Rin - graziamo la Regione Lazio, l’assessore Righini, i consiglieri regionali che si sono adoperati per una pratica difficile da seguire, considerato anche l’importo cospicuo del finanziamento». Ricordando poi che il progetto è stato curato direttamente dalla direzione regionale dei lavori pubblici, ha sottolineato l’utile contributo della comunità montana e dal Comune. «Un lavoro –ha detto – propedeutico al progetto presentato, oltre al trasferimento di tutta la documentazione storica dei lavori effettuati circa 30 anni fa». Gli aspetti tecnici degli interventi sono stati illustrati dal dirigente ai lavori pubblici della Regione Lazio, Antonio Battaglino.
«La Regione – ha spiegato – intende mettere in sicurezza l’area di accesso alle grotte mediante la realizzazione di interventi di mitigazione del rischio idrogeologico, che consistono nella posa in opera di barriere paramassi e reti corticali. Questi interventi consentono di mettere in sicurezza l’i n te r a area e quindi restituire alla comunità non solo locale, ma di tutta la regione, la fruizione di un luogo così importante e rilevante dal punto di vista paesaggistico e ambientale».
Presente anche il presidente di Ales Fabio Tagliaferri, che, ha auspicato un nuovo inizio, magari in contemporanea con la riapertura delle grotte, anche per un’altra delle meraviglie della zona: la Certosa di Trisulti. l
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