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Frosinone

Allo "Stirpe" vince la beneficenza

In campo sono scese le leggende di Roma, Napoli e Lazio in un bel triangolare. Successo per i giallorossi grazie ai fratelli Ciofani

Una parata di stelle in campo allo “Stirpe” per la “Notte dei Leoni”, una serata di calcio e beneficenza a sostegno di Admo e di Nuovi Orizzonti. Neppure la pioggia battente, intervallata da fulmini, ha fermato la solidarietà. Atteso il sereno, le tre squadre, rappresentative di Roma, Lazio e Napoli, sono scese in campo con qualche minuto di ritardo rispetto alla tabella di marcia, che prevedeva la prima gara del triangolare alle 20.30. Le prime due formazioni a scendere sul rettangolo verde sono state Roma e Napoli: a seguire Napoli-Lazio e infine il derby. A trionfare, nel triangolare, è stata proprio la Roma, che ha battuto sia Napoli che Lazio, trascinata anche dai gol di Daniel Ciofani, una conoscenza di lunga data del pubblico frusinate. In campo con la casacca giallorossa insieme al fratello Matteo, Ciofani è stato acclamato dal pubblico di casa, che ha esultato alle sue reti con un pizzico di nostalgia in una partita “amarcord”. In campo, tra gli ex giallazzurri, anche Alessandro Frara (attualmente responsabile del settore giovanile del Frosinone) e Mirko Gori.

Le stelle nella notte dello “Stirpe” non si limitavano, però, agli ex Frosinone. Nel Napoli, ad esempio, hanno trovato spazio Morgan De Sanctis, Careca, Calaiò, Bruno Giordano, Gianfranco Zola, Blerim Džemaili, Paolo Cannavaro ma soprattutto Marek Hamsik, acclamatissimo dai tifosi. L’ex azzurro, che ha annunciato solo pochi giorni fa la sua partita l’addio al calcio, ha firmato autografi e scattato selfie con i tifosi presenti in tribuna, tanti accorsi proprio da Napoli.
Nella Lazio, invece, spazio a Hernanes, Tommaso Rocchi, Bernardo Corradi, Giuliano Giannichedda, Angelo Peruzzi, Guglielmo Stendardo, Luciano Zauri e altri ancora.

Pubblico in delirio

Tanti gli idoli acclamati a gran voce dai tifosi presenti in tribuna allo “Stirpe”. Tra i più richiesti i “napoletani” Hamsik, Bruno Giordano e Gianfranco Zola, così come ovviamente i fratelli Ciofani. Richieste di autografi, selfie e video di saluto per altri amici a casa: una vera e propria serata di festa, con tanti bambini entusiasti all’idea di incontrare i propri idoli, alcuni conosciuti solo di fama per ragioni anagrafiche.

Le parole dei protagonisti

Presente allo “Stirpe”, il presidente della Regione Lazio Francesco Rocca ha ricordato l’importanza di un’associazione come Admo, partner dell’evento: «Questo è un momento per diffondere messaggi importanti. Per noi l’Admo è un partner fondamentale. I numeri della donazione del midollo sono in crescita. Abbiamo due centri, il San Camillo e l’Umberto I, ma abbiamo aperto anche sedi per il reclutamento. Tante persone, però, ancora non trovano la compatibilità, dunque è importante diffondere la cultura della donazione. I giovani hanno sensibilità e generosità, l’importante è che vengano messi a conoscenza. In questa sede è stato dato spazio alle scuole e speriamo di avvicinare quante più persone a questo messaggio». Anche Elena Santarelli, showgirl, modella e conduttrice dell’evento, ha ricordato l’importanza della beneficenza: «Sono temi a me cari. L’Admo ha bisogno di ricevere soldi per far sì che la ricerca vada avanti. Questo evento ha una doppia valenza: serve a raccogliere soldi ma anche a diffondere un messaggio. Tante persone e tanti bambini hanno bisogno del midollo di altri e sapere che il tuo midollo è compatibile con quello di qualcun altro, ti cambia veramente la vita».

Spazio al calcio

Beneficenza, solidarietà e non soltanto. A “La notte dei Leoni” si è parlato anche di calcio. Hernanes, ex centrocampista della Lazio, ha commentato proprio la stagione della squadra biancoceleste: «Avevano dei valori importanti, ma non sono riusciti a riprendere quel ritmo per raccogliere i risultati che servivano. Nel calcio non è facile mantenere continuità. Quest’anno la Serie A era molto equilibrata».

Marek Hamsik, bandiera del Napoli, ha parlato invece dello scudetto degli azzurri: «Sono contento per la società e in particolare per la città. Per quanto mi riguarda, al
di là dei trofei vinti o persi, sono contento di aver lasciato un segno importante nel cuore dei napoletani: per me Napoli è una seconda casa».

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