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Frosinone

La commissione vota contro l’apertura di via del Casone. È bufera

La commissione lavori pubblici chiede in maniera perentoria alla giunta: «La delibera di indirizzo va cassata»

Via del Casone non s’ha da fare, né domani, né mai. Esplode la bufera sull’ipotesi di riapertura della strada con la commissione lavori pubblici, presieduta dal consigliere Sergio Crescenzi (Fratelli d’Italia), che ha bocciato l’opportunità di aprire al traffico l’arteria che unisce la zona della villa comunale alla piastra di Cavoni, chiedendo in maniera perentoria alla giunta di cassare la delibera, che aveva dato il via libera all’iter della strada. Ieri mattina, si è svolta la seduta dell’organismo consiliare che aveva tra i punti all’ordine del giorno proprio la valutazione dell’opportunità di apertura di via del Casone. All’esito del dibattito di commissione, all’unanimità dei presenti (il presidente Sergio Crescenzi e i consiglieri Sergio Verrelli della “Lista per Frosinone” e Francesca Campagiorni “Fratelli d’Italia”) è stato votato l’annullamento della delibera del 18 marzo scorso che conteneva l’atto di indirizzo.

«Ribadisco le ragioni già espresse nel recente passato - ha detto il consigliere comunale e presidente della commissione lavori pubblici Sergio Crescenzi - l’apertura di via del Casone al traffico ordinario non è opportuna. Per assurdo, il passaggio ininterrotto di automobili potrebbe portare più danni che benefici, andando ad appesantire la viabilità sulla Monti Lepini, coinvolgendo anche il bivio di Brunella già fortemente sofferente per il grande traffico, e il quartiere Cavoni. E poi su via del Casone mancano marciapiedi, un’adeguata illuminazione e altri servizi per renderla strada di passaggio per le automobili. È un’arteria a servizio di un piccolo comprensorio di case e per questo inadeguata a sopportare un continuo transito di macchine. In più, nella parte finale, quella del ponticello per capirci, possono passare pedoni e biciclette. Un assestamento del terreno, che ha creato una sorta di scalino nei livelli dell’asfalto, la dice, a mio avviso, lunga, sulla reale capacità della passerella di prevedere il sostenimento del peso di automobili, benché di passaggio. I lavori compiuti di recente hanno eliminato il dislivello, ma non ci dicono se il transito continuo di automobili possa essere sopportato».

La delibera di giunta (votata dal sindaco e da tutti gli assessori: Antonio Scaccia “Lista per Frosinone”, Simona Geralico e Alessia Turriziani di “Fratelli d’Italia”, Mario Grieco e Angelo Retrosi “Lista Ottaviani”, Adriano Piacentini, Rossella Testa “Lega” e  ) finita nel mirino della commissione aveva stabilito le linee guida per ottimizzare la viabilità di via del Casone, definendo interventi coordinati tra diversi settori. Il Settore Mobilità era stato incaricato di stabilire il senso di percorrenza della strada, in funzione del nuovo collegamento con via Vado del Tufo, rispettando gli strumenti di programmazione per la mobilità carrabile e sostenibile. La passerella pedonale avrebbe dovuto essere convertita in un ponte carrabile di 2ª categoria, in linea con le sue caratteristiche tecnico-strutturali, per garantire un transito sicuro e funzionale.

Il Settore Lavori Pubblici e Patrimonio doveva provvedere (compito poi adempiuto) alla manutenzione di via del Casone, del tratto di collegamento con via Vado del Tufo e del ponte carrabile, assicurando condizioni ottimali per la fruizione. Il Settore Polizia Locale, con il supporto del Servizio Manutenzioni Stradali, doveva realizzare la segnaletica orizzontale e verticale, seguendo le indicazioni del Settore Mobilità, per un utilizzo sicuro e ordinato del nuovo collegamento. Il Settore Finanze doveva supportare finanziariamente i settori coinvolti, coprendo le spese necessarie per l’attuazione del progetto. L’iniziativa, nelle intenzioni di tutta la giunta, doveva puntare a migliorare la viabilità cittadina, garantendo sicurezza e fluidità del traffico, in coerenza con le esigenze della comunità e le normative vigenti. Intanto, venerdì scorso in Comune sono state protocollate 200 firme in calce a una petizione sottoscritta da residenti di via del Casone, ma anche del quartiere Cavoni, con la quale si chiede di non aprire al traffico la strada.

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