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La giornata

Contratto di lavoro. Altissima adesione allo sciopero provinciale dei metalmeccanici

I lavoratori, insieme ai sindacati, si sono ritrovati fin dal mattino davanti ai cancelli di tutte le aziende del comparto. Intanto Stellantis ha comunicato che non si rientrerà il 20. La ripresa delle attività produttive a regime è prevista per il 27

Altissima l’adesione dei lavoratori metalmeccanici allo sciopero provinciale di otto ore proclamato per la giornata di ieri sul contratto di lavoro. Gli operai, unitamente alle sigle sindacali, si sono ritrovati sin dal mattino davanti ai cancelli di tutte le aziende del comparto. Sit-in sono stati organizzati sia presso i grandi stabilimenti quali Abb Sace, Leonardo, Italtractor, Omron che nelle fabbriche più piccole del territorio provinciale. Chiuse da settimane, invece, le aziende del Cassinate a causa dei continui blocchi produttivi dello stabilimento in una spirale di sofferenza lavorativa e stipendiale che non risparmia nessuno. La manifestazione che si è resa necessaria dopo la rottura del tavolo contrattuale con Federmeccanica-Assistal che ha respinto tutte le richieste di Fim, Fiom e Uilm in materia di salario, premio risultato, contratti precari, orario di lavoro.

I sindacati
«Giornata storica per l’alta adesione dei lavoratori allo sciopero - ha detto Mirko Marsella, segretario provinciale Fim Cisl - adesso è necessario che Federmeccanica convochi il tavolo per far ripartire la trattativa che è stata interrotta. Riaprire però la trattativa vuol dire entrare nel merito e fare una discussione seria sulla piattaforma presentata da Fim Fiom e Uilm che è stata votata con il consenso del 98 % dei lavoratori metalmeccanici, in caso contrario l’agitazione e lotta continuerà su tutto il territorio nazionale».
Una prova di forza fondamentale quella di ieri a cui faranno seguito altre mobilitazioni se non si troveranno basi solide per poggiare una trattativa che possa portare vantaggi agli operai già vessati da continui ricorsi agli ammortizzatori sociali.
Un grido che anche la Uilm fa sentire forte con il segretario provinciale Gennaro D’Avino: «Vogliamo il rinnovo del contratto. Dopo la forte risposta dei lavoratori, con adesione altissima ci aspettiamo da Federmeccanica e Assistal che venga ritirata la contropiattaforma e avviata una seria trattativa. Se questo non avverrà, siamo pronti a continuare la mobilitazione! Più salario e meno orario per tutti», ha detto nella giornata di ieri. In pista anche la Fiom con il segretario Frosinone-Latina Andrea Di Traglia che ha commentato: «Dopo settimane di assemblee, volantinaggio, presidi davanti ai cancelli in preparazione dello sciopero abbiamo concretizzato un risultato che va ben oltre le aspettative. Gli scioperi sui territori hanno toccato picchi del 90% e oltre in alcuni casi. Questo risultato di fatto rimette al centro la volontà dei lavoratori che rivendicano la piattaforma unitaria di Fim, Fiom e Uilm condivisa e votata da tutte e tutti i metalmeccanici. Questa è stata la giusta risposta allo schiaffo e all’atteggiamento arrogante di Federmeccanica e Assistal. È necessario che il tavolo delle trattative si riapra sulle nostre posizioni e riconosca le giuste richieste e la dignità delle lavoratrici e dei lavoratori». Decisi e combattivi anche dall’Ugl Metalmeccanici che, come specificato dal segretario provinciale Gerardo Minotti, ha chiesto e chiede «retribuzioni dignitose adeguate al costo della vita e alle necessità dei lavoratori; miglioramenti normativi e maggiore attenzione alla conciliazione vita-lavoro, valutando una sperimentazione di riduzione di orario di lavoro sostenibile per le aziende; attenzione sulle pari opportunità, alla parità di genere, ai lavoratori con disabilità. Abbiamo proposto anche la necessità di migliorare la contribuzione integrativa attraverso Fondo Cometa per garantire, specialmente ai giovani lavoratori di oggi e domani un trattamento pensionistico adeguato alle loro esigenze». Ora la palla passa a Federmeccanica ma senza una convocazione a breve la mobilitazione andrà avanti.

Fronte Stellantis
Come era ormai nell’aria da giorni, i blocchi produttivi continuano: nessun rientro il giorno 20. Stellantis ha comunicato ieri l’avvio della produzione di lastratura e verniciatura a partire da martedì 21 gennaio. Il montaggio riprenderà mercoledì 22; in queste giornate sarà richiesto il supporto di alcuni lavoratori. La ripresa delle attività produttive a regime è prevista per lunedì 27.

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