Frosinone
11.01.2025 - 20:00
Come era facilmente prevedibile fioccano le proteste per l’impatto sulla viabilità, veicolare e pedonale, dell’allargamento del cantiere della stazione. Ieri, per il restyling della stazione ad opera di Rfi, primo giorno di chiusura di piazzale Kambo (ma anche in futuro, a lavori finiti, resterà interdetta alle auto) non sono mancati disagi e lamentele. Del resto la stessa amministrazione comunale l’aveva messo in conto e aveva cercato, con una serie di riunioni tecniche, di mitigare i disagi. E non sono mancati all’indirizzo dell’amministrazione Mastrangeli anche attacchi politici da parte dell’opposizione.
Scrive una lettrice: «Da ieri (giovedì, ndr) sono iniziati i lavori alla stazione di Frosinone e, per tale ragione, è stato chiuso il sottopassaggio che porta a via Pergolesi (zona parcheggio). La soluzione trovata da Rfi o chi per loro è farci passare su un sovrappasso (alla fine di via Pergolesi). Questo sovrappasso è in condizioni a dir poco schifose, non è illuminato, non hanno avuto nemmeno la decenza di mettere delle lampadine per illuminarlo, è sporco, buio ed è una zona frequentata da persone poco raccomandabili. Mi sono trovata ieri (giovedì, ndr) alle 20 e stamattina (ieri, ndr) alle 6.30 a passare di lì, da sola, ed ho avuto paura, perché c’è da avere paura».
Sui social dilaga la protesta. Ecco alcuni dei tanti commenti postati nelle ultime ore. Scrive una donna: «Sono stata pendolare da sempre e fino a pochi mesi fa per motivi di studio e lavoro, adesso vivo a Roma. Disagi sulla linea e fuori… ce ne sono sempre stati. E quel che succede è paradossale, in particolare perché riguarda un capoluogo di provincia. La sua gestione dell’urbanistica può essere definita efficiente e pragmatica? Si invitano gli amministratori a testarla e a dare una risposta immergendosi, essi stessi, in una settimana di pendolarismo. Com’è possibile eliminare un’area prima destinata a parcheggio (fronte stazione) per farne interamente una piazza dalle linee e funzionalità discutibili, e neppure un’area verde, se non in minima parte? Poi, perché chiudere completamente gli accessi, senza prevedere passaggi sicuri e provvisori nell’area stessa dei lavori, mi riferisco all’accesso al sottopassaggio dal parcheggio ex Frasca? Le alternative: il passaggio sopraelevato versa in condizioni pessime e senza barriere di sicurezza rialzate tra degrado e sporcizia, il sottopassaggio lontano e disagevole. Per carità, che si rifaccia il look va benissimo, non dimenticando però che una stazione ferroviaria debba essere prima di tutto non dico agevolmente ma quantomeno decentemente fruibile anche durante gli interventi di restyling».
Altri parlano di «una situazione intollerabile». Sulla stessa linea c’è chi rileva «un disagio infinito. Una persona anziana o in carrozzina come deve fare?». Senza troppi giri di parole: «Che vergogna!!!», scrive un altro. «Veramente scandaloso! Come si fa a non pensare a soluzioni idonee per i cittadini prima di montare un cantiere?». Qualcun altro è più scoraggiato che arrabbiato: «Non c’è mai limite al peggio…». Ai commenti e agli attacchi dei singoli cittadini, si aggiungono quelli degli esponenti politici. Scrive il capogruppo del Pd in consiglio comunale Angelo Pizzutelli: «Frosinone meriterebbe un salto di qualità che non arriva. Pensiamo alla mobilità urbana, ai “disastri” delle piste ciclabili e ciclopedonali, al tema del Brt (a distanza di due anni e mezzo nessuno sa quale sarà il tragitto). Inoltre, quanto succederà al quartiere Scalo mette in evidenza ancora una volta l’assoluta mancanza di buon senso politico-amministrativo di chi governa il capoluogo. Negare l’accesso diretto alla Stazione e continuare ad andare avanti senza margini di dialogo con la chiusura della piazza al traffico veicolare è un’operazione che va “contro” quel quartiere, “contro” i residenti e “contro” i commercianti. Va “contro” Frosinone».
Il Psi di Frosinone affonda il colpo: «Non ci si rende conto, da parte di chi governa la città, dei disagi e dei problemi ulteriori che si determineranno nell’intero quartiere Scalo. Intanto va detto che la filosofia amministrativa della “pedonalizzazione a prescindere” (quasi fosse una punizione e non un’opportunità) non funziona. E non funziona perché non si fanno valutazioni e distinzioni tra le diverse zone, non si considerano le condizioni e la larghezza delle carreggiate, si impongono misure di viabilità non concordate con i residenti e con i commercianti. Insomma, si continua ad andare avanti senza che le esperienze negative delle piste ciclabili e ciclopedonali abbiano insegnato qualcosa». Per il Psi «l’interdizione al traffico veicolare di piazzale Kambo è una misura assurda, che andrà ad incidere pesantemente sia sull’aspetto viario che su quello della sicurezza del quartiere».
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