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Lavori pubblici

Cantieri fantasma. La città è ferma e non decolla

Dalle piste ciclabili ai Piloni fino a largo Turriziani. Le opere del Comune incomplete, cominciate e mai terminate

Frosinone, la città dei cantieri fantasma. È lo strano caso delle opere pubbliche cominciate e mai terminate. Dal centro storico al quartiere Scalo. In alcuni casi qualche operaio è stato intravisto (magari solo il primo giorno!). Stiamo parlando della piazza dello Scalo dove, dopo un lungo periodo di intermittenza, i lavori sembrerebbero ripartiti. Poi il cantiere di Forcella, aperto, fermato e di nuovo riavviato, che comunque sta creando diversi problemi alla viabilità, con lunghe code di automobili in fila sulla Casilina. In via Puccini ci sono ancora i cordoli della pista ciclabile che, nonostante annunci e comunicati stampa, non sono mai stati rimossi. Un cantiere che possiamo definire a metà è quello della pista di viale Grecia e viale Portogallo. Spostandoci nella parte alta del capoluogo, a largo Turriziani, i giorni di lavoro si contano sulla punta delle dita. Stop anche per i Piloni. Insomma, ben venga la riqualificazione, ma i tempi di realizzazione sembrerebbero essere sfuggiti di mano.

Partito e poi stoppato. Ai Piloni è tutto in alto mare
L'entusiasmo che ruotava intorno alla riqualificazione del centro ha subìto già uno stop. Lo stesso stop forzato che è arrivato per i Piloni. Il cantiere, quello di largo Turriziani, per motivi tecnici, è in attesa dell'avvio. Nel mese di luglio la ditta incaricata ad eseguire i lavori ha provveduto a perimetrare l'area. Un finanziamento di due milioni di euro per un progetto che prevede la bonifica e il restauro conservativo delle arcate storiche dei Piloni, collegato a largo Turriziani, con la realizzazione di una piazza pavimentata con materiali di pregio di oltre tremila metri quadri di estensione, che costituiranno il salotto e la terrazza della parte alta della città. L'ultimo aggiornamento che si legge dalla pagina Facebook della ditta "Tetraconsult Società di Ingegneria" risale al 25 settembre: «Riparato il collettore fognario di acque nere proveniente dalle scale del grottino – spiegano – Sono in corso i consolidamenti delle pareti in prossimità delle fondazioni delle arcate (fori passanti con barre di acciaio ed iniezioni di malta, armature e getti di calcestruzzo per paretine di rinforzo)». È passato più di un mese e i lavori sono fermi. Quando riprenderanno? Un'altra opera importante, simbolo della riqualificazione del centro storico, che è bloccata. E che si aggiunge alla lunga lista delle opere pubbliche incompiute.

Rimossi i giochi e la magnolia. Ma gli operai non si vedono
Forse abbiamo raggiunto il record di meno giorni lavorativi. Siamo a largo Turriziani, l'ennesimo cantiere fermo della città di Frosinone. Lavori cominciati a fine marzo con la rimozione dei giochi per i bambini e parte della vecchia pavimentazione della piazza. Poi il trasferimento della storica magnolia a Selva Piana. A disposizione ci sono circa 700.000 euro. Insomma, qualche giorno di lavoro e poi lo stop. Ma qual è il vero problema? L'aggiudicazione. Di recente il dirigente del settore tecnico ha provveduto alla revoca dell'aggiudicazione a favore di un'impresa di Isernia che aveva vinto la gara. Che, secondo indiscrezioni, potrebbe impugnare la comunicazione di fronte all'autorità giudiziaria competente, ossia al Tar. Uno scenario che allungherebbe di molto i tempi di avvio del cantiere.

Il percorso per le biciclette. Via Puccini ancora con i cordoli
Nel quartiere Scalo doveva essere realizzata una pista ciclopedonale che dalla stazione ferroviaria avrebbe portato al parco del Matusa. Il percorso è rimasto invariato ma l'amministrazione comunale vorrebbe rivedere il progetto e renderlo più "soft". Quindi una pista solo ciclabile, a raso, e soprattutto senza cordoli. Ricordiamo che in quei giorni ci furono diverse proteste da parte dei comitati civici contro la realizzazione di una pista "troppo ingombrante" in una strada poco idonea e molto trafficata. In ogni caso, nonostante gli annunci ufficiali, il cantiere è rimasto così come è stato lasciato nei primi giorni di giugno, quando ha ricevuto lo stop ai lavori. Anzi sembrerebbe che non si possa procedere alla rimozione dei cordoli perché in realtà andrebbe fatta una variante al progetto. Che, una volta presentata, dovrà anche essere approvata.

Struttura ingombrante. E progetto al palo
C'è quella a doppio senso con i cordoli neri e bianchi, quella rossa con i cordoli gialli e poi c'è il caso della pista ciclabile di Selva Piana, con cordoli gialli e neri ma soprattutto di grandi dimensioni. Il percorso dedicato alle biciclette prende un tratto di viale Grecia per poi fermarsi improvvisamente nel bel mezzo di viale Portogallo. Quindi un cantiere aperto, senza adeguate segnalazioni, abbandonato così nel cuore del quartiere. Nell'ultimo mese un'auto è anche finita proprio sopra quei cordoli così ingombranti. Senza dimenticare che ogni giovedì si svolge il mercato, con le auto che sostano lungo la ciclabile creando problemi alla viabilità (già stravolta dalla rivoluzione dei sensi unici).

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