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L'evento

Un Pride per i diritti di tutti. Presentata la manifestazione

Il Pride sarà ospitato a giugno a Frosinone. L'incontro ha visto la partecipazione di associazioni ed esponenti politici. Tante le iniziative proposte

Un Pride permanente, intersezionale, di tutti e per tutti. Così è stato presentato ieri alla Casa del Volontariato il Lazio Pride 2024 che si terrà a Frosinone il prossimo giugno. A raccontare come sarà, la presidente e il segretario di Arcigay Frosinone, Eleonora Ferri e Gianmarco Capogna, e la presidente di Agedo (Associazione genitori di omosessuali) Basso Lazio, Roberta Mesiti.

Permanente perché alla parata arcobaleno che sfilerà lungo le strade del capoluogo si arriverà dopo una serie di appuntamenti a cadenza almeno mensile, pensati per raccontare le tematiche oggetto delle rivendicazioni che stanno alla base della manifestazione. Per confrontarsi, ma anche per alternare momenti di svago a momenti di riflessione, progettazione e condivisione. Intersezionale perché il Pride di Frosinone, annunciato soltanto pochi giorni fa, sta già convogliando le migliori forze del territorio e raccogliendo le proposte e la collaborazione delle tante associazioni che operano in diversi ambiti e che ieri erano presenti alla presentazione della manifestazione che, in chiusura si è trasformata in un vero e proprio laboratorio di idee. Hanno partecipato, infatti, al dibattito professionisti di diversi settori, rappresentanti delle associazioni locali, come la responsabile provinciale di Avis Patrizia De Silvestri, il presidente di Legambiente Stefano Ceccarelli, Alessandra Maggiani di Anpi, gli esponenti del Partito democratico Imane Jalmous, Emanuela Piroli e Andrea Palladino, Lorenzo Vellone e Mario De Cunto dei Giovani democratici, rappresentanti di Possibile, e poi molti ragazzi, che hanno manifestato la volontà di portare il loro contributo all'evento.

Di tutti perché ognuno è invitato a contribuire con le proprie idee e per tutti perché non è pensato soltanto per la comunità Lgbtqi+ ma vuole essere terreno di dialogo per i diritti e contro ogni tipo di sopruso e violenza, nei confronti delle persone Lgbtqi+, delle donne, di tutte le minoranze e degli animali. A questo proposito la presidente di Arcigay Frosinone ha sottolineato, tra l'altro, che sarà un Pride anrispecista: «Credo fortemente nella lotta intersezionale - ha detto - e questa lotta passa anche dall'antispecismo perché ogni essere ha lo stesso valore e deve avere lo stesso rispetto. Siamo tutti su un unico piano in questo mondo e dobbiamo ripartire proprio da questo».

Eleonora Ferri ha ricordato, poi, uno degli slogan della manifestazione: «Pride è famiglia. E famiglia vuol dire cura - ha detto - Non è solo quella che ci troviamo quando nasciamo. L'abbiamo creata in questi anni e sono felice di regalare a questa famiglia una nuova parata perché so quanto ha bisogno di vedersi riconosciuta in piazza. In questo periodo storico vediamo i diritti delle persone, della comunità Lgbtqi+ attaccati costantemente - ha continuato - Quindi è fondamentale scendere ancora in piazza per ricordare che noi esistiamo e resistiamo, che siamo persone normali. Le stesse persone che tutti possono avere accanto al lavoro, saranno in piazza con noi quel giorno».

Gianmarco Capogna, descrivendo le iniziative e le attività di Arcigay di Frosinone, ha ricordato come l'associazione sia nata dopo il Pride del 2019, esattamente 50 anni dopo i moti di Stonewall del 1969, da cui la sezione prende il nome. «Per noi quel giorno Frosinone era la nostra Stonewall - ha commentato - Siamo molto felici ed emozionati di aver riportato il Lazio Pride, per la sua nona edizione, nel capoluogo ciociaro esattamente cinque anni dopo quello che è stato il fantastico Pride del 2019, che ha portato in piazza oltre ottomila persone. Arcigay Stonwall Frosinone - ha raccontato - nasce proprio da quel momento. E in questi cinque anni abbiamo fatto in modo che tutta la comunità Lgbtqi+, ma anche chiunque volesse avvicinarsi a questo mondo e alla nostra associazione, potesse trovare un punto di riferimento, con servizi sul territorio, momenti di socialità e ora finalmente con un nuovo Pride».

Sul concetto di famiglia è tornata la presidente di Agedo: «Pride è famiglia - ha sottolineato - intesa come comunità di persone che hanno legami affettivi. Noi genitori lo testimoniamo e portiamo le nostre storie a servizio della comunità, mettendo a disposizione il nostro tempo e le nostre vite. Quando sentiamo che i diritti delle nostre figlie e dei nostri figli sono sotto attacco c'è una reazione della famiglia - ha concluso - E questo è quello che fa il mondo dell'associazionismo. Quindi sì, il Pride è famiglia».

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