L'appello
27.06.2023 - 19:30
Da due anni in attesa di un alloggio popolare, con uno sfratto a carico, malata oncologica e adesso costretta su una sedia rotelle, la cepranese Gina Torriero lancia un appello disperato: «Aiutatemi, mi serve una casa!».
Ad oggi la situazione non è cambiata, o meglio la salute della poverina è peggiorata, ma non si sono liberati alloggi popolari per garantirle un tetto. Prima nella graduatoria degli aspiranti alla casa popolare fra quelli con le caratteristiche che la legge prevede possano ottenere alloggi con una determinata superficie, Gina Torriero aspetta, ma si vede sfuggire il tempo e le giornate diventano per lei sempre più dure. Dall'altra parte ci sono una graduatoria a cui attingere regolarmente per le assegnazioni, la mancanza di disponibilità di alloggi (quelli al centro storico sono in fase di realizzazione) e amministratori con le mani legate perchè nonostante conducano una battaglia contro i "furbetti" non hanno appartamenti disponibili.
Una situazione complessa, dove il grido della Torriero è quello di tanti che chiedono di vedere rispettato il diritto alla casa. La donna, malata e disperata, è stanca ma non si rassegna. Dopo due anni di attesa chiede e spera di avere un tetto e risparmiare il denaro per l'affitto, a lei utile per curarsi. Purtroppo, l'esigenza di case popolari rappresenta un problema in quanto la loro disponibilità è inferiore alle richieste. A Ceprano, nel cuore del centro storico, si stanno realizzando alloggi a canone sostenibile, piccoli appartamenti curati in ogni dettaglio che verranno assegnati, ma i lavori sono in corso e i cittadini attendono il riscontro alle loro richieste. La casa è una priorità, soprattutto per chi vive problemi economici e di salute, come nel caso della signora Torriero a cui si spera vengano date presto risposte concrete.
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