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Maturità, seconda prova archiviata. Tutti pronti per l'orale

Seneca al classico e funzioni allo scientifico per le discipline d'indirizzo. Cinquemila studenti ciociari si preparano ad affrontare l'ultimo step degli esami

Vocabolari sottobraccio, calcolatrice scientifica nello zaino e tensione sui volti prima del suono della campanella per la prova più temuta della maturità. All'uscita visi più distesi e sorridenti. Comunque sia andata, la seconda prova è archiviata. Ora testa al colloquio.
Sono quasi cinquemila gli studenti della provincia di Frosinone che mercoledì hanno iniziato gli esami di maturità.

Dopo la prima prova di italiano, uguale per tutti gli istituti, i maturandi ieri si sono cimentati con il secondo scritto, dedicato alle materie di indirizzo. L'obiettivo della seconda prova, infatti, è verificare le competenze degli alunni alla fine del percorso di studi nelle discipline caratterizzanti.

Latino al liceo classico, con il brano "Chi è saggio non segue il volgo", tratto da "Lettere morali a Lucilio", di Seneca, che, con sedici apparizioni alla maturità, eguaglia Cicerone, che però manca dal 2009, come autore più scelto dal dopoguerra per la versione degli esami.
Gli studenti del liceo scientifico invece, si sono cimentati con due problemi attraverso lo studio delle funzioni e otto quesiti, tra analisi, geometria e geometria analitica e uno sul calcolo delle probabilità, per la prova di matematica.

Economia aziendale per gli istituti tecnici del settore economico; progettazione, costruzioni e impianti per l'indirizzo "Costruzioni, ambiente e territorio".
Ai maturandi del liceo delle scienze umane, invece, proposta una traccia divisa in due parti per l'indirizzo economico-sociale, incentrata su brani di Edgar Morin e Vittorio Bachelet, e una sulla globalizzazione per l'indirizzo economico-sociale.

I ragazzi hanno avuto a disposizione dalle sei alle otto ore per completare il compito. I maturandi ciociari quest'anno sono 4.904, divisi in 247 classi. Le commissioni d'esame 124.
Alle commissioni, che quest'anno tornano a essere miste, ora il compito di correggere gli scritti, mentre gli studenti potranno approfittare degli ultimi giorni a disposizione per ripassare i programmi e arrivare preparati all'orale.

Come le prime due prove, al colloquio viene attribuito un massimo di venti punti, che saranno assegnati seguendo la griglia di valutazione elaborata dal ministero dell'Istruzione. Saranno valutate le capacità dello studente di acquisizione dei contenuti dei metodi delle diverse discipline, con particolare attenzione a quelle di indirizzo, la capacità di analizzare le conoscenze acquisite e di collegarle tra loro e quella di argomentare in maniera critica e personale, rielaborando contenuti.

Oggetto di valutazione anche la ricchezza e la padronanza lessicale e semantica, con specifico riferimento al linguaggio tecnico o di settore, anche in lingua straniera.
I ragazzi saranno chiamati a dimostrare anche la capacità di comprendere e analizzare la realtà che li circonda, in chiave di cittadinanza attiva, avviando una riflessione anche a partire dalle proprie esperienze personali.

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