Il caso
06.09.2022 - 19:29
«Nel 2001 scompare una ragazza, si chiama Serena, ha 18 anni. Ha gli occhi verdi, i capelli chiari, le lentiggini sparse sul viso, in particolare sul naso. Ha sempre il sorriso stampato sul volto e l'energia di una cavalletta. Serena studia tanto, ama gli animali, la musica, ama la sua famiglia, i suoi amici, la sua vita. Dopo due giorni Serena viene ritrovata, in un bosco, legata. Serena non ha più vita». Gaia Fraioli, cugina di Serena Mollicone, continua a chiedere giustizia e pubblica un lungo post su Facebook.
«Lascia una famiglia distrutta, un paese attonito, lascia amici sconvolti. Girano voci, avvistamenti, testimonianze.
«Forse i morti sono loro. Si, credo che siano morte le loro coscienze. Invece Serena vive, vive attraverso i nostri ricordi, vive attraverso le sue canzoni preferite, attraverso gli occhi di chi l'ha amata, amata veramente. Serena vive. E la ricordiamo il 18 Settembre ad Arce. La ricordiamo attraverso le canzoni, le testimonianze di chi l'ha conosciuta, attraverso i movimenti di una ballerina e i versi di poetesse. La ricordiamo Serena. Perché bisogna ricordarla, perché vogliamo ricordarla come lei merita di essere ricordata. È la nostra morale che lo dice. È il nostro cuore. Serena vive, vive ed è libera».
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