La tragedia
16.04.2022 - 09:12
Si è accasciato sul macchinario poco dopo le nove di ieri. Neppure il tempo di chiedere aiuto. Un malore fatale se l'è portato via davanti ai colleghi della Saxa Gres di Anagni, dove svolgeva il ruolo di carrellista.
Davvero attoniti i colleghi di lavoro e i familiari.
Sotto choc anche la sua seconda famiglia, quella della Misericordia, a cui dedicava ogni momento extralavorativo della sua vita. Solo qualche ora prima del decesso, giovedì pomeriggio, era proprio a bordo di un'ambulanza della Misericordia, impegnato in una delle mille attività dedicate al prossimo. Una persona fuori dal tempo quello di oggi senza spessore, piegato al mordi e fuggi e a logiche utilitaristiche e fuori dal comune. «Ogni vita umana, unica e irripetibile, vale per se stessa, costituisce un valore inestimabile»: il messaggio di papa Francesco a descrivere il suo profilo social, ma soprattutto l'essenza della sua vita su questa terra.
Davvero tanti i messaggi di cordoglio. In lacrime la grandissima famiglia della "Misericordia": «È diventato volontario nel 1995. Non ricordo una maxi emergenza in cui lui non fosse presente: era instancabile.
Aveva pure costruito oltre al tendone anche la cappellina della Madonna di Canneto, qui alla "Misericordia". Amico di tutti, sempre disponibile.
Un fratello ha ricordato tra le lacrime Angela Caprio Uno di noi, da sempre con noi. Ogni angolo della Misericordia parla di lui. Per tutti un dolore indescrivibile».
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