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La vicenda

Trovato senza vita nel bosco Vandra: due mesi per la verità

Eseguiti ieri a Cassino gli esami necessari a chiarire il decesso. Il corpo di Antonio Spada, 43 anni, era stato rinvenuto venerdì all'alba da un passante

Due mesi per conoscere le cause del malore che ha strappato all'affetto dei suoi cari Antonio Spada, 43 anni di Cassino. Il suo corpo è stato rinvenuto senza vita da un passante venerdì all'alba lungo una strada impervia a un passo dal bosco Vandra, in territorio di Rocca d'Evandro. È stata eseguita ieri l'autopsia dopo l'affidamento dell'incarico al dottor Manciocchi. Le indagini mediche, tra le quali l'esame istologico - delicatissime - serviranno a stabilire cosa abbia provocato l'improvviso decesso del quarantatreenne. Sessanta i giorni per il deposito dei risultati.

Il dramma
Il corpo di Antonio Spada, lo ricordiamo, è stato trovato da un passante che era uscito per cercare degli asparagi. Invece, durante la passeggiata in aperta campagna, ha notato la presenza di un corpo a terra riverso. E ha dato l'allarme. Immediato l'arrivo sul posto del 118 e dei carabinieri di Sessa Aurunca che non hanno potuto far nulla se non constatarne il decesso. E hanno affidato la salma alla competente autorità giudiziaria.

Le indagini, coordinate dalla procura di Cassino, serviranno a ricostruire le ultime ore di vita del giovane, chi abbia incontrato, cosa abbia fatto. L'esame autoptico, invece, a stabilire la natura del malore fatale: esclusa una morte violenta, visto che al ritrovamento del corpo non sono stati notati segni che potessero far pensare a questa ipotesi. Si pensa, infatti, che a strappare all'affetto dei suoi cari il quarantatreenne sia stato un improvviso malore.

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