La drammatica vicenda
03.02.2022 - 10:30
La località dove si è verificata la tragedia
Non avrebbe custodito con le dovute cautele i suoi due cani, razza pitbull, lasciandoli liberi di girare. Cani che il 14 aprile dello scorso anno hanno aggredito Americo Tullio, ottantenne di Frosinone, morto per lo spavento e per le gravissime lesioni causate dall'attacco degli animali. Per queste accuse è stato indagato il proprietario dei cani, un quarantacinquenne di Morolo. Deve rispondere dell'accusa di omicidio colposo. Concluse le indagini.
La ricostruzione
Il corpo senza vita del pensionato è stato rinvenuto dieci mesi fa vicino a un terreno tra Morolo e Ferentino, in località Schina, dove era andato in cerca di asparagi.
Da un primo esame esterno sono emersi segni compatibili con morsi di cani sul corpo del frusinate.
La notizia ha destato dolore e incredulità in tutte le persone che conoscevano e stimavano l'anziano.
Un dolore grande soprattutto per i familiari che non hanno più visto il loro caro fare ritorno a casa.
Gli accertamenti
A novembre scorso gli accertamenti ai fini comparativi dei tamponi molecolari fatti ai due cani, con il dna rinvenuto sul corpo della vittima. Incarico che è stato conferito al reparto di investigazioni scientifiche, sezione biologia. Ulteriori verifiche che in sede di indagine erano state predisposte dagli inquirenti.
Le indagini
Nei giorni scorsi la conclusione delle indagini e l'accusa per omicidio colposo nei confronti del quarantacinquenne e proprietario degli animali. Non avrebbe custodito i cani lasciandoli girare senza sorveglianza nei terreni vicino alla propria abitazione.
Lo spavento e le ferite provocate dall'aggressione dei cani avrebbero provocato la morte del frusinate. Il quarantacinquenne indagato è difeso dall'avvocato Mario Cellitti, mentre i figli di Tullio si sono rivolti all'avvocato Marco Maietta.
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