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Lo studio

Stupefacenti e danni neurologici: così le droghe bruciano il cervello dei ragazzi

Accertate lesioni neuronali causate dall'assunzione di droghe, alcol e nicotina. L'assunzione porta alla compromissione delle strutture cerebrali

Il ricorso alle droghe porta alla compromissione delle strutture cerebrali con gravi implicazioni delle facoltà cognitive, del ragionamento, dell'apprendimento e della gratificazione dell'individuo, con conseguenti effetti sull'adattamento sociale (Cohen P., 2004). Uno studio dell'Harvard Medical School apparso sul Journal of Neuroscience, ha confermato che l'uso di cannabis, anche solo una volta a settimana, provoca l'alterazione di alcune aree cerebrali.

Le più moderne tecniche di neuroimaging che permettono la visualizzazione delle aree cerebrali, hanno consentito di individuare nel cervello di chi utilizza sostanze stupefacenti, le modificazioni, talora permanenti, indotte dalle droghe, con ripercussione sullo sviluppo e sul funzionamento cerebrale. Infatti tali tecniche (TAC, Risonanza Magnetica Nucleare, PET, SPECT) rivelano diversi aspetti della struttura o del funzionamento cerebrale, dell'anatomia e della composizione tissutale, dei processi biochimici, fisiologici e funzionali, dell'attività dei neurotrasmettitori, della distribuzione delle sostanze, ecc...

Ciò - scrive normal'area.com - permette la visualizzazione, oltre che della sede e dell'estensione del danno cerebrale, anche dell'impatto che i processi mentali hanno sull'attività cerebrale. L'utilizzo della risonanza magnetica ha permesso di confrontare il cervello di ragazzi tra i 18 e i 25 anni che facevano uso di marijuana almeno una volta alla settimana con quello di chi non fumava. Il cervello di chi fumava presentava alterazioni in zone cerebrali collegate all'emotività e alla dipendenza in misura proporzionale al grado di consumo della droga.

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