1 marzo: muore Gabriele D'Annunzio, il Vate simbolo della poesia decadente in Italia
01.03.2016 - 00:12
Il 1 marzo del 1938 muore Gabriele D'Annunzio, esponente di spicco del decadentismo italiano, tra i più importanti personaggi storicidel XX secolo. Nato il 12 marzo 1863, è rimasto alla storiacome il Vate, ovvero "guida degli altri uomini". In effetti D'Annunzio si distinse, siain campo letterario che in quello politico, per il suoforte carisma e la sua destrezza nel testare con successoi meccanismidella persuasione. Fedele agli idealidella Patria e dell'onore (di chiara ispirazione fascista), durante la prima guerra mondiale,D'Annunzio rivolse alle folle discorsi carichi di pathos e intrisi di un fervido nazionalismo, ritenuti dagli storici e dai linguistidei veri capolavori di retorica. L'attività letteraria dannunziana risentì in particolar modo dell'influsso del naturalismo francese e del verismo italiano, conditi con una buona di estetismo e diesoterismo simbolico. In alcune delle sue più celebri opere, da "Il piacere" a "La pioggia nel pineto" è inoltre possibile ravvisare la sua particolare attenzione alla dimensione simbolica dell'eros.
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