Cerca

Emergenza sanitaria

Il Covid mette paura: brusca frenata dei mutui e dei prestiti personali

In Ciociaria crollano le richieste di soldi. Meno 4% per i primi con un importo di 109.200 euro. "Nei momenti di incertezza gli italiani hanno preferito scelte prudenti"

I timori economici legati al Covid affossano le richieste di mutui e prestiti. In Ciociaria la gente non si sente sicura e sceglie di mettere da parte i soldi piuttosto che chiedere finanziamenti o mutui per acquisti vari o per una nuova casa. È quanto emerge dal barometro del credito alle famiglie (fonte: Eurisc, il Sistema di informazioni creditizie gestito da Crif). In Italia, rispetto all'anno precedente, si segnala una contrazione del 24,7% di richieste di prestiti personali e del 13,5% per i prestiti finalizzati all'acquisto di beni e servizi, a fronte di un incremento del 2,8% per le richieste di mutui e surroghe. Con queste ultime che hanno determinato la performance positiva del comparto.

«Il 2020 - si legge nello studio - si è caratterizzato anche per un andamento contrastato degli importi medi richiesti, che per i mutui immobiliari si sono attestati a 133.577 euro (in crescita del 2%), contro i 6.706 euro dei prestiti finalizzati (-1,5% rispetto al 2019) e i 12.498 euro dei prestiti personali (-2,3%)».
Nel Lazio si ha una crescita modesta per le richieste di mutui, mentre i prestiti sono in calo con Frosinone che segna un meno in tutte le voci. Il numero di richieste di nuovi mutui e surroghe nel 2020 registra «solo un modesto 2,8%, con qualche contrazione nelle province. Il risultato migliore a Latina, dove l'incremento è stato del 7,1%, segue Rieti con un 6,7%, mentre Roma si ferma ad un 3%. Le province di Viterbo e Frosinone invece segnano una contrazione, rispettivamente del -0,8% e del -4,1%».

Peggiore la performance dei prestiti finalizzati all'acquisto di beni e servizi (quali auto e moto, arredo, elettronica ed elettrodomestici, ma anche viaggi, spese mediche, palestre) e dei prestiti personali: «in tutte le province mostrano una pesante flessione che riflette la debolezza dei consumi, specie di beni durevoli. Nel Lazio le richieste diminuiscono del 14,3%. Rieti e Roma fanno segnare le contrazioni più accentuate, rispettivamente con -17,6% e -15%, seguono Viterbo (-13,8%), Frosinone (-11,7%) e Latina (-11,6%)».
Per le richieste di prestiti personali, il dato regionale è del -22,6%. «La contrazione più accentuata si registra a Viterbo (-26,9%) e Rieti (-25,6%)». Frosinone è al -24,1%.

Frena l'importo medio richiesto: «Il risultato migliore è in quella di Roma con un +3,2% rispetto al 2019, il risultato peggiore invece è nella provincia di Frosinone (-4,1)». A Roma l'importo medio richiesto è di oltre 162.000 euro (+3,2% rispetto al 2019 e 3° posto assoluto nel ranking nazionale), davanti a Latina, con 125.562 euro, Frosinone è a 109.200.
Per i prestiti finalizzati, invece, l'importo è in calo in tutte le province, con Frosinone a -11,3% con una somma media richiesta di 4.920, la più bassa del Lazio.
Per le richieste di prestiti personali, l'ammontare nel Lazio cala ovunque, con Frosinone che è a -4,1% con una somma a di 11.487 euro. Il calo più evidente è a Rieti (-5,4%) con una media di 11.218 euro richiesti.
«Come spesso accade nei momenti di incertezza, nell'anno appena concluso gli italiani hanno preferito adottare un atteggiamento prudente.

Sono i prestiti personali ad aver risentito maggiormente della crisi e a non aver ancora manifestato concreti segnali di recupero, mentre i prestiti finalizzati sono ripartiti nel post-lockdown per poi bloccarsi nuovamente a partire da ottobre, con la seconda ondata di contagi. Anche la crescita delle richieste di mutui va vista in questa luce in quanto il comparto è stato sostenuto primariamente dalle surroghe, che hanno visto un vero e proprio boom stimolato dalla necessità delle famiglie di individuare soluzioni quanto più sostenibili rispetto al bilancio familiare», commenta Simone Capecchi, direttore esecutivo del Crif.

Edizione digitale

Sfoglia il giornale

Acquista l'edizione