Spazio satira
Il report
01.11.2020 - 16:00
Al 31 dicembre 2018, secondo una statistica elaborata dall'Istat, sono attivi nel nostro Paese 302 Centri antiviolenza (di cui 30 aperti nel 2018) rispondenti ai requisiti dell'Intesa del 2014, pari a 0,05 centri per 10.000 abitanti, valore stabile rispetto al 2017. Ai Centri che hanno aderito all'Intesa Stato-Regioni del 2014 si aggiungono, inoltre, circa cento centri che ancora non rientrano.
Questo progressivo aumento è allineato con le raccomandazioni del Gruppo di esperti/e sulla lotta contro la violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica (Grevio), che raccomanda all'Italia di "potenziare la copertura e la capacità dei servizi specializzati in tutto il Paese in riferimento a tutte le forme di violenza contemplate dalla convenzione".
La crescita maggiore di Cav si riscontra in Molise (+67%, due in più), Lazio (+53%, otto in più), Lombardia (+33%, 16 in più), mentre una riduzione si osserva in Sicilia (-20%, tre Centri in meno) e in Campania (-10%, cinque in meno) (Figura 1). I Cav che hanno partecipato alla rilevazione sono stati 257.
Se si rapporta l'offerta dei Centri alle vittime stimate che hanno subito violenza fisica o sessuale negli ultimi 5 anni , l'indicatore di copertura dei Centri su 10.000 vittime è pari a 1,1, una proporzione invariata rispetto al 2017; la copertura minore spetta al Lazio (0,5), la maggiore al Molise (2,4). La maggior parte dei Centri antiviolenza ha un territorio di competenza intercomunale o provinciale; fanno eccezione le regioni di piccola dimensione (Valle d'Aosta e Basilicata), l'Umbria e la Calabria dove l'attività si estende all'intera regione, e la Sardegna dove il 50% dei Centri ha una copertura sovraregionale.
I Centri antiviolenza sono aperti in media 5,2 giorni a settimana per circa 7 ore al giorno. Il 93% dei centri è aperto 5 o più giorni a settimana. Quasi tutte le strutture hanno attivato diverse modalità per garantire la reperibilità in modo continuativo, dal numero verde alla segreteria telefonica, all'utilizzo di un numero di telefono cellulare dedicato. Anche l'1% dei Centri che non hanno adottato soluzioni di continuità h24, comunque garantisce un'accoglienza media di 5 giorni a settimana e aderisce al numero telefonico contro la violenza 1522.
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