La norma
06.10.2020 - 20:00
I comuni della provincia di Frosinone sono compresi nella fascia E
Dopo i primi freddi e le piogge di questi giorni, in tanti iniziano a chiedersi quando si potrà iniziare ad accendere gli impianti di riscaldamento. Date e fasce orarie del riscaldamento condominiale sono stabiliti nel Dpr 412/1993 che divide il territorio italiano in diverse zone e, in base al clima e alle temperature medie, stabilisce quando e per quanto tempo il riscaldamento possa restare in funzione.
Oltre alla normativa nazionale, bisogna poi tenere presente il regolamento condominiale in cui sono stabiliti con precisione orari di accensione e spegnimento dei termosifoni, con alcune differenze per chi ha il riscaldamento centralizzato e chi autonomo.
Per legge non è possibile superare i 20 gradi centigradi, con 2 gradi di tolleranza (massimo 22°C), all'interno delle abitazioni, delle scuole e degli uffici. Per gli edifici adibiti ad attività artigianali e industriali (o equiparabili) il limite scende a 18 gradi. Si tratta di limiti di temperaturaritenuti adeguati per svolgere al meglio le attività lavorative e per la vita quotidiana.
Non bisogna superare i limiti non solo per via delle leggi vigenti ma anche perché si spende di più. Inoltre abusare dei riscaldamenti danneggia l'ambiente inquinando l'atmosfera delle città.
L'inquinamento generato dagli impianti è tra i maggiori fattori scatenanti dei malanni di stagione e di altri danni alla salute causati dall'escursione termica tra interno ed esterno. Cei casi straordinari in cui le temperature invernali dovessero risultare particolarmente rigide, i Comuni possono deliberare tempi di accensione più lunghi degli impianti.
Edizione digitale
I più recenti
Ultime dalla sezione