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I controlli

Immobile sequestrato: la struttura era priva delle necessarie autorizzazioni sismiche

Un sopralluogo nei pressi di un gruppo di case, dove operano alcune strutture commerciali tra cui due opifici, ha permesso di scoprire la struttura sequestrata

Ancora un sequestro di una struttura edilizia. Stavolta le guardie hanno agito nel Comune di Villa Latina e precisamente in contrada Bianchi nei pressi del bivio che dalla Regionale 627 conduce a Picinisco. Ieri mattina gli agenti del Comando della polizia locale che prestano servizio in convenzione tra i comuni di Atina, Picinisco e Villa Latina, hanno effettuato un sopralluogo nei pressi di un gruppo di case dove operano alcune strutture commerciali tra cui due opifici e verificato l'esistenza di una struttura in acciaio priva delle necessarie autorizzazioni sismiche a servizio proprio di uno dei due opifici.

Sono stati rilevate le dimensioni (la superficie non supera i sessanta metri quadrati) e la destinazione, quindi, gli uomini al comando del capitano Benito Perella, hanno posto i sigilli alla struttura e inviato l'informativa alla Procura della Repubblica di Cassino per gli opportuni provvedimenti del caso.

Non è la prima volta che in quella contrada vengono effettuati sequestri di opere edilizie. Nel 2018, un centinaio di metri più avanti, furono due gli abusi caduti sotto la scure della legalità: si trattava di una platea di fondazione in cemento armato, una recinzione e un cancello scorrevole che i ben informati giuravano fossero opere che dovevano servire per costruirvi una delle centrali a biomasse pensate per essere erette in Valle di Comino.

L'altro, più recente, fu l'impianto fotovoltaico realizzato sulla sponda sinistra del torrente Mollarino: in quel caso furono accertate "difformità rispetto al progetto approvato" tra le quali quelle realizzate "entro la fascia di rispetto di 150 metri dal torrente Mollarino" e cioè "tre cabine utilizzate come inverter, sistemi di protezione, rimessa attrezzi; cancello di ingresso e recinzione della lunghezza di 180 metri; quattro pali di acciaio con funzione di sostegno per l'illuminazione e la videosorveglianza".

Qui, una coda di carte bollate vede interessato il Tar di Latina con ricorsi e controricorsi. Di dieci giorni fa, poi, un altro sequestro con ordine di rimettere in pristino lo stato dei luoghi, richiesto dagli agenti del Comando della stessa Polizia locale: allora si trattò di sei opere abusive realizzate in località Mole di Vito in Comune di Picinisco in difformità delle concessioni edilizie.

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