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L'ordinanza

Covid Lazio, nuove linee guida per gli asili e lo sport minore

Ambienti riorganizzati per evitare contagi. Sì al pubblico: 1.000 persone all'aperto e 200 al chiuso. Dovranno essere preferite le attività all'aria aperta

Asilo nido e attività sportive, varate le regole per una ripartenza in sicurezza. Nuova ordinanza del presidente Nicola Zingaretti per aggiornare le linee guida regionali sulle attività consentite in periodo Covid. Tra le novità, c'è il via libera, dal 1° settembre, ai servizi educativi per l'infanzia (fino a 36 mesi) e la partecipazione del pubblico a«singoli eventi sportivi di minore entità, che non superino il numero massimodi 1.000 spettatori per gli stadi all'aperto e di 200 spettatori per impianti sportivi al chiuso». La presenza di pubblico sarà consentita esclusivamente in quei settori dove è possibile la prenotazione preventiva del posto, con adeguati ricambi d'aria, nel rispetto del distanziamento di almeno un metro.

Restano gli obblighi di misurazione della febbre (e conseguente non ammissione se superiore a 37,5° C) e di utilizzo della mascherina. In casi eccezionali che superino il tetto massimo di pubblico il protocollo di sicurezza potrà essere sottoposto al vaglio del comitato tecnico scientifico. Per quanto riguarda gli asili, «lo scopo del provvedimento è permettere di organizzare gli ambienti al fine di ridurre al minimo il rischio di contagio fra i bambini nonché fra di loro e il personale, educativo e non. La durata è fissata fino alla durata dello stato di emergenza, salvo ulteriori proroghe e salvo l'attività di monitoraggio trimestrale legata all'anda mento della curva epidemiologica».

A darne notizia è l'assessore alle Politiche sociali, Welfare ed Enti locali, Alessandra Troncarelli. Che commenta: «I più piccoli hanno sofferto in maniera ancora più pesante le conseguenze del lockdown. La Regione Lazio nelle ultime settimane ha lavorato con un obiettivo chiaro: ripartire proprio da loro. Lo abbiamo fatto già in piena emergenza, con uno stanziamento straordinario di 14 milioni di euro in favore dei nidi per sostenere i costi di gestione e rimodulare i servizi sospesi, in vista della riapertura. Sarà fondamentale la collaborazione dei genitori, del personale, dei pediatri e dei medici di famiglia oltre che delle Asl e dei Comuni al fine di prevenire e contenere una possibile recrudescenza del virus».

I servizi dovranno essere organizzati in piccoli gruppi e il rapporto è di 1 educatore ogni 7 bambini. Dovranno  essere preferite le attività all'aria aperta. Il personale dovrà essere sottoposto a test sierologico prima dell'inizio dell'anno educativo ed è tenuto a indossare la mascherina all'interno della struttura.

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