Spazio satira
31 gennaio: muore Silvio Pellico, scrittore e poeta italiano, autore di "Le mie prigioni"
31.01.2016 - 08:00
Il 31 gennaio 1854 muore Silvio Pellico, scrittore e poeta italiano, animato da un forte spirito patriottico.La sua carriera da scrittore inizia all'incirca nel 1812 con alcune tragedie formalmente ancora classiche, ma già romantiche da un punto di vista contenutistico.Nel 1815 fu rappresentata la sua tragedia Francesca da Rimini, nel quale viene riproposto e reinterpretatoil celebre cantodantesco, in chiave romantica e risorgimentale. Acausa del suo profondo afflato patriottico, nel 1920 Silvio Pellico viene arrestato con l'accusa di carboneria: condannato a morte, la sentenza fu commutata in 15 anni di carcere duro, da scontare nella fortezza di Spielberg, in Moravia.
Fortunatamente la grazia imperiale arrivò giù nel 1830 e, tornato in Italia, lo scrittore si ritirò completamente dalla politica attiva e si estraniò dai circoli letterari, lavorando come bibliotecario presso la marchesa di Barolo.L'esperienza carceraria lo segnò profondamente, tanto da dedicare ad essa la più celebre delle sue opere, intitolata"Le mie prigioni". Il testo narra della vita nel carcere e della successiva liberazione, facendo particolare riferimento alpercorso spirituale che lo portò in quegli anni a riscoprire la fede. Sia nel periodo delcarcere chedopo la liberazione, Silvio Pellico si dedicò alla stesura didiverse tragedie (Ester d'Engaddi, Iginia d'Asti, Gismonda, Erodiade, Tommaso Moro), cantiche (Tancredi, Morte di Dante) e varie liriche.
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