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Il punto

Parrucchieri sulle barricate: "La nostra pandemia purtroppo durerà tre anni"

Ne è convinto il fashion hair stylist Pino Rotili. Che denuncia: "Danni incalcolabili per la ripartenza posticipata". Cosa fare? "Ripartire subito in sicurezza"

Pino Rotili - Beauty Atelier è da quarant'anni al servizio della bellezza femminile che cura da venti anche nel negozio di via Firenze a Frosinone. Pino Rotili, direttore dell'atelier, fashion hair stylist e make up artist di livello internazionale si definisce, e lo è, un creatore di moda.

Riaprire a giugno. Cosa significa per il vostro settore?
«Significa portarci la "nostra pandemia" per circa tre anni. Il signor Conte, forse, non è entrato mai in un istituto di bellezza dove le norme igieniche esistono da sempre, con il controllo della Asl, per precauzione e a tutela della nostra clientela e del personale. Nel mio istituto le mascherine, anche quelle protettive in plexiglass, per le mie estetiste, i camici e le ciabatte per le clienti, gli asciugamani di carta sono presenti da sempre. Tutti presidi medico-chirurgici certificati e usa e getta. Così come da oltre trent'anni ci sono i disinfettanti a disposizione nelle toilette. Sanifichiamo i locali e sterilizziamo gli attrezzi con l'autoclave.

Con piccoli ritocchi siamo completamente in regola con l'ultimo Dpcm, dunque avremmo potuto aprire benissimo con una data anticipata. Il signor Conte sa cosa significa non far lavorare dieci persone, titolari compresi, e lasciarle senza stipendio, visto che sono ancora in attesa della cassa integrazione? Le nostre professioniste, tutte sposate con figli, come dovrebbero andare avanti? Aprono parchi pubblici e musei. Per quale ragione anche il piccolo artigiano, quale sono io, che contribuisce all'economia dell'Italia, non da parrucchiere ma da piccolo imprenditore deve stare al palo?».

Cosa accadrà ora?
«Aumenterà l'abusivismo con un danno commerciale enorme alla categoria, ma soprattutto si potrebbe assistere a un diffondersi del virus poiché chi andrà a lavorare in casa delle persone non attuerà tutte le precauzioni che noi professionisti mettiamo a disposizione».

Cosa si doveva fare?
«Ripartire subito tutti in base alla capacità di mettere in atto le norme di contenimento. Il rischio è di tornare a rinchiuderci in casa con danni economici incalcolabili per tutti».

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