Spazio satira
Ciak, Motore, Azione
01.02.2021 - 23:00
La saga di Mission Impossible era nata sotto ben altre prospettive negli anni 90: una serie di film d'azione con un giovane Tom Cruise nel ruolo di Ethan Hunt, agente segreto in grado di risolvere qualsiasi situazione complicata nella quale si fosse trovato. Da fenomeno cult, invecchiato non troppo bene, la saga è sopravvissuta all'avvento di tre decenni, riuscendo a migliorare, film dopo film. Spericolatezza, audacia ed una buona dose di follia, fanno di Ethan Hunt il prototipo di spia perfetta, in grado di districarsi in inseguimenti ad alta velocità, lanci impossibili tra un palazzo e l'altro e, perché no, viaggiare su un aereo senza neanche disturbarsi ad entrare nell'aeromobile.
In questo quinto capitolo diretto da Christopher McQuarrie e disponibile su Netflix, la Impossible Mission Force vive un momento di smarrimento, messa alle strette dallo stesso governo che gli fornisce l'autorità per operare.
È in questo vuoto di poteri che inizia ad operare il "Sindacato", un'organizzazione di spietati terroristi pronta a sovvertire l'ordine mondiale. Una complicata rete di agenti infiltrati, Paesi interessati e persone prive di scrupoli si intreccerà in una trama decisamente complessa. Inutile dire che la missione sarà impossibile per chiunque meno che per il talentuoso agente della IMF. Ad unirsi ad Hunt uno stuolo di compagni tra nuovi e vecchi: l'immancabile Benji Dunn, il pragmatico Luther Stickell e la femme fatale Ilsa Faust, agente infiltrata dalla lealtà da identificare. La saga, disponibile sulla piattaforma, è tutta godere per serate ricche di adrenalina. È possibile scoprire l'evoluzione di un genere, quello action, in tutte le salse che hanno arricchito i film a partire dal 1996.
A stupire, oltre alla qualità sempre crescente degli stunt e delle idee, è la costanza con cui Tom Cruise, sprezzante del pericolo, continui a non affidarsi a team di professionisti ma preferisca giocare col destino anche nelle scene più pericolose. Nelle sequenze d'apertura della pellicola Cruise ha volato, appeso all'esterno di un aereo militare, a velocità e altezze considerevoli. Sembra che l'incidente che gli ha quasi portato via un occhio sul set di "Mission: Impossible 2" non lo abbia spaventato a sufficienza da arrendersi all'aiuto di professionisti. L'effetto, tuttavia, è quello di un film che fa godere del suo protagonista dall'inizio alla fine, senza tagli per nascondere il cambio d'abito con gli stuntmen nelle scene più concitate.
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