Spazio satira
Ciak, Motore, Azione
15.10.2020 - 13:00
Un articolo molto popolare di qualche anno fa titolava così: "Charlie Kaufman, il miglior sceneggiatore di Hollywood che nessuno fa lavorare". Un autore divisivo e deciso, mai banale, che fa del grottesco, dello strano e dell'inusuale i suoi marchi di fabbrica. La transizione verso la figura di sceneggiatore-regista è sembrata la cosa più naturale. Registi ispirati come Spike Jonze e Michel Gondry ne hanno incanalato la visione nelle pellicole più rappresentative: l'ingresso nel corpo di John Malkovich o la cancellazione della memoria in The eternal sunshine of the spotless mind, ma adesso che di pellicole sulla schiena Kaufman ne ha quasi una decina, sembra naturale che ad occuparsi dell'aspetto registico sia lo stesso Kaufman.
Il suo stile in tutto e per tutto polarizzato e polarizzante, ha iniziato ad avere una quadra quando, con "Synechdoche, New York", le storie criptiche ed i personaggi complessi si sono fatti ancora più nubulosi.
«Quello che ho con Jake è qualcosa di speciale, di mai provato prima. Un legame speciale, particolare.
Sto pensando di finirla qui». Con queste parole spiazzanti si apre il trailer di un film che proseguirà su questa linea. Una pellicola in cui realtà, finzione, aspettative, delusioni si mescolano in gorgo di confusione e spiazzamento. Un banalissimo viaggio per conoscere i genitori di Jake si trasformerà, ben presto, nella più bizzarra e confusa delle epifanie per la giovane Lucy.
Visioni distorte, passato e presente che si intrecciano al futuro in uno sguardo confuso su ciò che avrebbe potuto essere e su ciò che è stato. "Sto pensando di finirla qui", disponibile su Netflix, non è di facilissima lettura, ma permetterà ad ogni spettatore di scoprire il mondo che si cela nella mente di uno sceneggiatore geniale. Un film che risulta essere, tra le produzioni originali Netflix, una visione necessaria, dimostrazione assoluta che, quando si affida agli autori maiuscoli, anche la piattaforma riesce a sfornare perle che, in sala, avrebbero potuto dire la loro, con dati importanti di botteghino potenziale e di critica reale.
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