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La manifestazione

Donato Gatti: enorme incertezza per il futuro

Delegazione cassinate allo sciopero di ieri con i lavoratori della filiera non metalmeccanica

Otto ore di sciopero nazionale, ieri, proclamate da Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec Uil con la mobilitazione delle lavoratrici e dei lavoratori della filiera non metalmeccanica dell’automotive. I segretari delle federazioni territoriali Antonio, Antonella Valeriani e Giuseppe Caccianini, hanno voluto denunciare la difficile situazione del settore e la preoccupazione per una crisi che coinvolge migliaia di persone nel territorio frusinate, all’interno di una situazione di settore grave per tutto il Paese.

La delegazione
E ieri alla mobilitazione di piazza Santi Apostoli a Roma, partita alle 10.30, era presente anche il segretario Frosinone-Latina della Fiom Donato Gatti insieme a una delegazione di operai del territorio: «Migliaia di lavoratrici e lavoratori convivono oggi con un basso reddito, a causa dei licenziamenti e di un utilizzo massiccio di ammortizzatori sociali, in molti casi in esaurimento. Su di loro grava un’enorme incertezza per il futuro occupazionale e familiare», ha detto. In Italia le lavoratrici e i lavoratori della componentistica non meccanica legata alla filiera industriale sono 45.000 e soffrono al pari dei colleghi che si trovano in altri comparti della componentistica auto. «È forte - hanno detto i sindacati - la preoccupazione per la crisi in particolare le aziende che lavorano prevalentemente per Stellantis che sta chiedendo alla prima fascia di fornitori di delocalizzare le produzioni in Marocco e Tunisia, dopo che già negli anni scorsi sono stati progressivamente spostati volumi nell’est Europa».
La tensione che si vive nel comparto legato alla multinazionale del settore auto è altissima.

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