Spazio satira
La situazione
17.10.2018 - 14:15
La cultura? Esiste quella dello sballo, le lande desolate del divertimento sfrenato, la voglia di superarsi sconfinando nell'illecito. Con la possibilità di accomodarsi a tutte le ore, quasi esclusivamente, nella "piazza-salotto". Non certo come ripiego forzato per mancanza di attrattive – anche quando esisteva il cinema non scarseggiava il "fumo" a rallegrare l'ingresso o l'uscita – piuttosto come assenza di spazio e di tempo dove coltivare il proprio "io", curare la propria persona, allargare gli orizzonti, socializzare, imparare, mettersi in gioco. Quei luoghi aggregativi che hanno allevato le generazioni precedenti, quegli angoli di formazione alle diverse arti che hanno impegnato i ragazzi, quei campetti da calcetto che hanno visto correre le energie, quelle sale cinematografiche che hanno calamitato attese e sogni davanti a uno schermo, rilassato la mente, ospitato punti di vista: all'appello mancano tutti. Arrivare a immaginare la riscoperta delle origini della propria terra, come ancoraggio per l'animo, è una pellicola mai andata in onda.
La "vecchia Cassino" con vestigia addirittura medievali giace sepolta ai piedi della Rocca Janula, sopra San Silvestro, le antichità romane addormentate come in una favola che attende il suo lieto fine, la storia religiosa "luminosa" solo sulla sommità del monte sacro, in quel perimetro di straordinaria bellezza. Una città senza le periferie culturali, che smarrisce la via per ritornare al centro di se stessa. Per riscoprirsi ogni giorno ed educare i più giovani. Per coltivare anche un sano amor proprio. Non si alzano sipari culturali, iniziative che fungano da punto di riferimento, né esiste un assessorato alle politiche giovanili. Resta una valle di lacrime diventata sempre più profonda negli anni, senza un colore politico a contraddistinguerla. E i giovani, così carichi di futuro, diventano un problema da gestire.
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