Spazio satira
24.08.2021 - 11:50
Il gioco d'azzardo è praticato fin dai tempi antichi: era comune già nell'Antica Roma, nella civiltà greca e ancora prima. Dunque sembra proprio che oggi non abbiamo perso le "cattive abitudini" del passato… Battute a parte, sapevate che le origini del poker risiedono nell'antica Persia?
Anche il gioco dei dadi ha origini antichissime ed è forse uno dei più praticati e conosciuti nel mondo antico. Basti pensare alla celebre frase di Giulio Cesare, Alea iacta est, ovvero "Il dado è tratto", pronunciata attraversando il Rubicone. In questo articolo approfondiremo il gioco e la sua evoluzione dall'antichità fino ai giorni nostri.
Le prime forme di gioco nella storia
Ma partiamo dall'inizio. Quando sono apparse le prime forme di gioco nella storia dell'umanità? Le prime apparizioni di quello che oggi chiamiamo gioco d'azzardo risalgono a svariate migliaia di anni fa, almeno 6.000 anni o forse di più. Nella cultura orientale si ritrovano tracce del gioco dei dadi nei Veda (testi sacri della tradizione indiana) e nei poemi epici indostani, ma è probabile che fosse diffuso ancor prima dell'avvento delle tradizioni scritte.
Ci sono attestazioni di dati risalenti all'epoca dei Sumeri, dei Babilonesi e degli Assiri. In alcuni casi i dadi avevano principalmente uno scopo divinatorio e dunque un carattere sacro: con il passare del tempo questo aspetto andò via via perdendosi e i dadi divennero semplicemente un gioco, in seguito anche d'azzardo.
I dadi erano costruiti in modo primitivo, ma erano comunque funzionali all'ottenimento di valori casuali. Vengono considerati l'evoluzione naturale degli "aliossi" o "astragali", cioé un gioco che utilizzava dadi a quattro facce ottenuti dagli astragali (da cui il nome), delle piccole ossa presenti nelle zampe degli animali e caratterizzati da una forma tetraedica. Ogni faccia aveva un proprio valore e le diverse combinazioni davano origine a vari punteggi, tra i quali quello più ricercato era il cosiddetto "colpo di Afrodite" (facce con valori tutti diversi).
Giochi e scommesse nell'Antica Grecia e a Roma
I dadi erano un gioco di abilità (non d'azzardo) che veniva praticato dalle donne e dai bambini, mentre nella Grecia Antica erano molto diffusi tra le classi superiori, soprattutto durante i banchetti. Successivamente iniziarono ad essere praticate anche le scommesse sul risultato dei dadi, che divennero molto popolari nella Roma antica.
E' interessante notare che già allora la legislazione cercò di limitare questa forma di gioco, infatti i dadi (detti anche tesserae) erano proibiti a Roma, tranne che durante i Saturnali (una festività della religione romana), e furono oggetto di numerose leggi finalizzate a contrastarne la diffusione. Una di queste, ad esempio, negava il diritto di intraprendere una causa, anche se a ragione, a chiunque ospitasse nella propria casa il gioco proibito.
I romani erano soliti ritrovarsi per giocare nelle case pubbliche e già all'epoca erano presenti i giocatori professionisti, cioé che si dedicavano esclusivamente a questa attività. Questi tra l'altro non sempre giocavano nella massima correttezza, dato che nei musei sono conservati i dadi truccati da loro utilizzati per barare.
Anche le scommesse erano molto diffuse nell'antichità. A Roma si puntavano soldi (sesterzi) sulle corse delle bighe e delle quadrighe e questa era considerata una pratica legale. Non mancavano comunque problemi di ordine pubblico legati alle scommesse, dovuti principalmente alle sommosse generate dalle folle che avevano perso del denaro.
L'evoluzione dei dadi, la roulette e il Black Jack
Durante il Medioevo i dadi si diffusero come passatempo per i cavalieri e comparvero le prime scuole e le corporazioni dedicate a questo gioco. Dopo la caduta del feudalesimo, le scommesse a dadi ebbero particolarmente successo tra i lanzichenecchi (mercenari tedeschi), mentre in Francia furono vietate da re Luigi IX.
Durante il XVII secolo, Blaise Pascal inventò la moderna roulette studiando il moto perpetuo, anche se quest'ultima era presente concettualmente già in epoca romana. Nel 1796 la roulette si diffuse nelle sale da gioco di Parigi, a partire dal 1810 in quelle di New Orleans e successivamente in tutti gli Stati Uniti. Intorno al 1700 nacque in Francia il Black Jack, ma prese il nome attuale dopo essere diventato popolare negli Stati Uniti.
La nascita della lotteria e dei giochi moderni
Ha origine italiana invece la lotteria, che nacque a Venezia nel 1734 e crebbe in popolarità nonostante l'opposizione di molti governi locali e della Chiesa. Più recente l'invenzione delle slot machine, che risale al 1895 ad opera di Charles Fay: si trattava di macchine che suonavano quando veniva azzeccata la combinazione vincente e che furono oggetto di numerose modifiche, tra cui la trasformazione in distributori di gomme da masticare per aggirare le legislazioni che le vietavano. Negli anni '30 conobbero la massima popolarità e a partire dagli anni '60 iniziarono ad avere i giochi di tipo elettronico.
Infine, il poker ha un'origine incerta, ma secondo alcune fonti era giocato già ai tempi dei persiani. Sarebbero stati proprio i marinai persiani ad aver portato i rudimenti del poker nel New Orleans e ad averlo insegnato ai colonizzatori francesi che contribuirono alla sua diffusione. Iniziò così ad essere utilizzato il mazzo francese e durante la guerra civile americana cominciarono a svilupparsi numerose varianti. Se agli inizi del XX secolo la versione più diffusa è il 7 card stud, a partire dagli anni '50 si diffondono le varianti a carte comunitarie.
Il gioco nel ‘900
Il Novecento è probabilmente il secolo d'oro del casinò, che si impone come un ambiente raffinato ed elegante in cui l'alta società ama trascorrere le proprie serate divertendosi con numerosi giochi come la roulette, il trente et quarante, lo Chemin de fer e il Baccarà. Il casinò acquista ulteriore fama e prestigio anche grazie ai molti film che vengono ambientati nelle case da gioco più famose.
Al contempo anche le slot machine vedono una fortissima diffusione, grazie alla presenza nei bar e nei locali di tutto il mondo. Le "macchinette" meccaniche a partire dagli anni '80 sono state sostituite da quelle elettroniche e dai video poker, che vantano una grafica più accattivante ed effetti sonori capaci di creare un'esperienza di gioco più coinvolgente.
La rivoluzione digitale
Con l'avvento di Internet a partire dai primi anni Duemila il gioco ha vissuto una vera e propria rivoluzione, dal momento che hanno iniziato a diffondersi i casinò online. Viene sviluppata una versione virtuale per ogni gioco "fisico" e in molti Paesi, tra cui l'Italia, la regolamentazione ha favorito lo sviluppo del settore, che vede un vero e proprio boom. Oggi i siti dedicati al gioco sono migliaia e sono nate anche delle piattaforme di comparazione dei casinò online per orientare il giocatore con recensioni e valutazioni.
Il successo del gioco online è dovuto al fatto di non avere vincoli né di spazio né di tempo, pertanto di essere raggiungibile facilmente da qualsiasi parte del mondo in qualsiasi momento. Inoltre, questa modalità è particolarmente apprezzata dalle nuove generazioni, abituate all'utilizzo di Internet e della tecnologia.
Quale sarà il futuro del gioco
In queste migliaia di anni non è cambiata l'attitudine al gioco, ma non può dirsi lo stesso per le modalità e per l'esperienza di gioco, che ha visto una grandissima evoluzione. Il presente vede la recentissima introduzione dell'intelligenza artificiale, che ha iniziato ad essere utilizzata dalle piattaforme online più avanzate.
Nei prossimi anni sarà probabilmente proprio l'AI il settore in cui si evolverà il gioco, magari anche con lo sviluppo di tecnologie immersive come la VR (realtà virtuale) che consentiranno di creare esperienze virtuali nuove e sempre più realistiche.
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