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L'analisi

Giochi online: cresce la passione degli italiani. Fenomeno in aumento

Il recente periodo di distanziamento e di isolamento domestico ha indotto molti italiani ad avvicinarsi con ancora maggiore vigore al mondo dei giochi online

Giochi online, cresce la passione degli italiani

Il recente periodo di distanziamento e di isolamento domestico ha indotto molti italiani ad avvicinarsi con ancora maggiore vigore al mondo dei giochi online, in ogni forma e declinazione. Logico comprendere il perché: con il gioco fisico diventato impossibile o, comunque, molto meno agevole, chiunque avesse voglia di trascorrere qualche minuto o ora di svago non ha potuto far altro che dirigere la propria attenzione nei confronti dei casino online o, più generalmente, verso quei siti internet che propongono, in modo sicuro e legittimo, delle alternative di intrattenimento di qualità, con slot come Dead or Alive II, tavoli da poker, Roulette e tanto altro. Digitale, si intende.

La ricerca del CNR

A "ufficializzare" questa migrazione verso il digitale, e farci comprendere in misura più equilibrata la sua intensità, ci ha pensato una ricerca condotta dal CNR, secondo cui durante gli ultimi mesi, per le ragioni già sopra anticipate, il gioco fisico è evidentemente rallentato, subendo dei bruschi cali di "fatturato" e di interesse. Quel che si è verificata è dunque una sorta di "migrazione" dalla piattaforma fisica a quella digitale, con i canali online che sono stati in grado di soddisfare le ambizioni dei giocatori italiani in misura forse superiore alle attese degli aficionados delle sale gioco sotto casa.

Chi ha giocato di più

Per quanto attiene poi un profilo di giocatore "tipo" nel nostro Paese, la ricerca ci rivela come il soggetto più attratto dal gioco online sia tipicamente maschile e "adulto", ovvero di età compresa tra i 30 e i 50 anni. Guai inoltre a pensare che il profilo del giocatore "tipo" sia quello di un assiduo consumatore di giochi digitali, o di un "dipendente" dalle macchinette! Sempre stando alla stessa ricerca, infatti, il 41% della popolazione adulta e maggiorenne in Italia gioca solamente una volta all'anno. Della restante popolazione, solamente il 3% viene ritenuta potenzialmente a rischio, poiché in qualche modo associabile a diversi fenomeni di ludopatia. Naturalmente, si tratta di una percentuale che merita una necessaria e consapevole considerazione, ma che non è certamente in grado di caratterizzare una situazione "esplosiva".

E i giovani?

Tornando poi alla ricerca del CNR, il dossier ci segnala come i ragazzi di età compresa tra i 15 e i 19 anni abbiano incrementato il loro approccio nei confronti dei videogiochi e (per i maggiorenni) anche nei confronti dei giochi online in generale, con un aumento registrato proprio durante il periodo di quarantena recentemente mandati in archivio. Ma quali conclusioni possiamo dunque trarre da questa panoramica? Quali dati possiamo ottenere dai risultati dell'analisi del CNR? In primo luogo, possiamo sicuramente sottolineare come il fenomeno dei giochi online in Italia sia ben "controllato", e in larghissima parte orientato verso una esperienza di gioco pienamente consapevole e appagante. Il profilo medio del giocatore è di un adulto che conosce bene i propri limiti, e che dalle piattaforme di gioco online desidera ottenere esclusivamente un piacere che va al di là della effettiva possibilità di ottenere una vincita monetaria. In secondo luogo, possiamo certamente evidenziare come la "costrizione" domestica sopportata da tutti gli italiani sia stata un impulso fondamentale per poter favorire una coerente migrazione verso i canali digitali. Il risultato è che oggi sono sempre di più gli italiani che giocano online, sostituendo questa propensione a quella del gioco su sala gioco "fisica".

Rimane ora da comprendere se e in che modo questa migrazione porterà a effetti consolidati, o se gradualmente i giocatori che sono passati alla piattaforma online a causa del distanziamento sociale torneranno alle vecchie abitudini. Probabilmente, un ruolo decisivo per poter orientare o meno le prassi dei consumatori di giochi nei confronti delle piattaforme digitali lo svolgeranno gli stessi operatori. Se le sale da gioco online sapranno "monetizzare" adeguatamente questo flusso di nuovi utenti, attraverso offerte dedicate, servizi sempre più qualificati e un'attenzione costante nei confronti della costruzione di una migliore user experience, è probabile che tutto ciò possa svolgere una funzione decisiva per poter trattare all'interno delle stesse piattaforme i nuovi giocatori digitali, convincendoli a permanere su questo canale, senza far ritorno in massa alle proprie precedenti abitudini di svago.

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