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Bellator Ferentum salva. Un stagione straordinaria, la soddisfazione di coach Chiesa

Eliminata Bisceglie nei playout giocati dopo la fase Silver con una doppia vittoria

BELLATOR FERENTUM 6
ARCADIA BISCEGLIE 2


Bellator Ferentum

Munoz, Alvino, Iannucci, Boutimah, Will, Mercuri, Incelli, Sangiorgi, Riccelli, Chiesa, Antonucci, Martinez. Allenatore: R. Chiesa


Arcadia Bisceglie

Tempesta, Gariuolo, Porcelli, Monaco, Soldano, Martino, Scommegna. Allenatore: Ventura
Arbitri:  Tariciotti di Ciampino e Carradori di Roma 1. Crono: Vari di Frosinone.
Reti: 7' pt Will (B), 10' pt Antonucci (B), 3' st Will (B), 10' st Gariuolo (A), 11' st Chiesa (B), 15' st Alvino (B), 16' st Gariuolo (A), 18' st Mercuri (B)
Ammonite: Gariuolo (A)
 
La Bellator Ferentum è salva e, come recitano le apposite magliette celebrative, «Serie A Élite, la storia continua». E per farla continuare nella massima categoria di futsal femminile le ragazze di mister Roberto Chiesa battono nuovamente l'Arcadia Very Simple col risultato di 6-2, lo stesso score dell'andata a Bisceglie, e possono così esplodere di gioia assieme a dirigenti, staff e sostenitori del "cinquerosa" ferentinate. Nessun calo di concentrazione nella gara di ritorno del Primo turno dei Playout, sbloccata al settimo minuto da "O Fenômeno" brasiliano Jéssica Will, che raccoglie la palla ribattuta dalla barriera in occasione di un calcio di punizione dell'argentina Agostina Chiesa e piega le mani di Maria Giovanna Tempesta con un destro violento. Il raddoppio si concretizza dopo appena tre giri d'orologio con un'improvvisa conclusione dalla distanza della "bandiera ciociara" Silvia Antonucci verso la porta priva dell'avanzato portiere di movimento. E centottanta secondi dopo la pausa tutti in piedi per applaudire il "golazo" di Will, una volée da fuori area su assist da corner di capitan Claudia Alvino per la doppietta personale. Arriva l'uno a tre della biscegliese Angela Gariuolo al decimo a finalizzare una ripartenza ma subito dopo sale in cattedra "La Joya" Agostina Chiesa, che semina il panico al limite accarezzando più volte la sfera con la suola e la spedisce sotto l'incrocio dei pali col mancino. E il cinque a uno lo firma la trascinatrice Alvino, 38enne soltanto all'anagrafe, con un tap-in a seguito di un servizio di petto in corsa della Nazionale italiana Sara Boutimah, imbeccata a sua volta da un rilancio lungo del portiere-saracinesca Lorena Munoz. Le distanze vengono, infine, accorciate ancora da Gariuolo con un bel diagonale dalla fascia destra e riallungate in contropiede da Eleonora Mercuri con l'ausilio di Boutimah, bomber della squadra con quattordici perle stagionali e scesa in campo nell'occasione in versione assist-woman. E sul podio delle migliori marcatrici della Bellator ci finiscono Will e Chiesa, rispettivamente, a quota dieci e otto gol a ritmo di "samba e tango" dopo il loro arrivo durante il mercato invernale.
«Per la Bellator - commenta mister Chiesa dopo la grande festa - è un grandissimo successo perché, guardando alle neopromosse, soltanto noi e il Cagliari siamo sicuri di giocare in Élite il prossimo anno, perché Bisceglie e Thienese si affronteranno nella sfida dentro-fuori del secondo turno dei Playout e la Woman Napoli è retrocessa direttamente alla fine del "Silver Round"», la "fase argentea" che ha visto la società cara al presidente Alberto Cialone e al vicepresidente Orvinio Incelli classificarsi terza ad appena tre punti dal piazzamento per i Playoff-Scudetto. «Alla prima esperienza - continua l'allenatore - e con un organico molto giovane siamo riusciti a superare le difficoltà di inizio stagione, vedi cambio di preparatore atletico in corsa (a favore di Marco Rossi, "braccio destro" di mister Luciano Mattone all'AM Ferentino, ndr) e varie défaillance delle giocatrici, dal lento recupero della spagnola Carolina Martinez, rientrata da dicembre in poi, al forfait definitivo del pivot Katalin Üveges (Nazionale ungherese, ndr) per un grave lutto in famiglia». Senza dimenticare poi «la valorizzazione delle qualità dei nuovi acquisti - sottolinea Chiesa - che nelle squadre di provenienza non trovavano spazio a causa di una forte concorrenza e da noi sono riuscite a essere convocate in Nazionale, nel caso di Boutimah e Federica Iannucci, e a diventare vere e proprie rilevazioni come Mercuri». E per il trainer «la vera forza della rosa, a cui sono state aggregate in corsa giocatrici del calibro di Will e Chiesa, è stata quella di rimanere sempre integra e motivata a tal punto da chiedere di allenarsi sempre di più dopo ogni sconfitta. Claudia Alvino è stata un grande capitano facendo da mediatrice con lo staff tecnico in un modo egregio e mai visto nella mia carriera e questo gruppo si è fin da subito mostrato unito, di valore assoluto e senza "primedonne" - scaglia la "frecciatina" - con cui, purtroppo, abbiamo dovuto avere a che fare in passato. Tutto questo ci ha permesso di emergere in una stagione durissima». E, dopo la promozione e la permanenza in Élite, la Bellator Ferentum è già proiettata alla stagione futura per scrivere una nuova pagina storica del futsal femminile ciociaro a livello nazionale.

Marco Barzelli

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