Frosinone-Fiorentina. Lotta salvezza: il pari di ieri conferma le chance canarine

Un buon pareggio. Certo, il Carpi ha vinto e ha superato il Frosinone, agganciando il Palermo, ma per la lotta salvezza nulla è scritto. A questo punto del campionato ogni gara può essere decisiva e ogni punto pesa come un macigno.

Il Frosinone, comunque, c'è. Il match di ieri ha dimostrato che la squadra non ha paura e che vuole giocarsela con tutti, anche contro quelle squadre che sulla carta sono più forti. La Fiorentina vista al “Comunale” ha dimostrato tutta la sua forza e tutto il suo spessore, ma il Frosinone di Stellone non è stato da meno, ribattendo colpo su colpo e addirittura sfiorando il successo con Kragl, che ha colpito una clamorosa traversa, e con Tonev. I numeri del match non potevano che essere dalla parte di Paulo Sousa: troppo netta la differenza di qualità, ma ancora una volta la formazione di Stellone si è aggrappata alle sue armi migliori per non soccombere davanti ai più quotati avversari.

Alla fine del torneo mancano otto giornate con ventiquattro punti a disposizione e uno da recuperare sulla zona salvezza. Il Frosinone dovrà giocare tre partite in casa e cinque in trasferta. Potrebbero servire undici punti per raggiungere la quota salvezza: tre vittorie e due pareggi o due vittorie e cinque pareggi.

Ci sono ancora tanti scontri diretti da disputare, ma al di là dell'avversario che si avrà di fronte a contare sarà, soprattutto, l'atteggiamento. Se il Frosinone giocherà sempre al 110% delle proprie possibilità, che tradotto significa: aggressività, pressione costante sugli avversari, attenzione maniacale ai particolari, precisione assoluta e disciplina tattica quasi esasperata, potrà sognare la salvezza.

Con la Fiorentina ieri, poi, c'è stata ancora la conferma di una certa duttilità tattica da parte del Frosinone che potrà tornare molto utile in alcuni frangenti. La lotta per la salvezza è diventata più avvincente di quella per lo scudetto e i giallazzurri sono pienamente in corsa.