Cerca

L'alatrense Davide Alviti miglior giovane alle Final Eight di Rimini

L'alatrense Davide Alviti miglior giovane alle Final Eight di Rimini

L'ala gioca nei Mantova Stings

L'alatrense Davide Alviti miglior giovane alle Final Eight di Rimini

Non c'era la Fmc Ferentino ma la Ciociaria ha comunque avuto modo di mettersi in mostra nella Final Eight di Serie A2. Il merito è tutto di Davide Alviti, ala di Mantova che ha conquistato il premio di miglior under 22 della competizione, nonostante la sconfitta in finale contro Scafati. Il giovane nativo di Alatri ha giocato in quintetto base tutte e tre le gare della sua squadra, andando sempre a referto e mettendosi molto in evidenza. “All'inizio avveritivo un po' di tensione - ha rivelato Davide - ma sapevo che in partite ad eliminazione diretta bisogna dare il massimo fin da subito altrimenti si va presto a casa. Sono riuscito ad entrare in campo lasciando fuori tutte le cose negative perché volevo ripagare la fiducia dell'allenatore”. Coach Martelossi in realtà durante la stagione ha centellinato l'utilizzio dell'atleta ciociaro, che comunque è stato bravo a non abbattersi, continuando ad impegnarsi al massimo: “I primi mesi sono stati duri innanzitutto perché il passaggio nella seconda serie comporta un basket più fisico e veloce contro giocatori di altissimo livello. Ma la parte più difficile è stata quella psicologica perché giocare poco rende tutto più complicato”.

In molti si sono chiesti il motivo della scelta di firmare per una squadra ambiziosa come gli Stings invece di trovare più spazio in una formazione di bassa classifica: “Ho voluto provare questa sfida - spiega Alviti - perché penso che bisogna porsi sempre obiettivi più imporanti, ora spero che il mio minutaggio cresca perché penso di aver dimostrato di poter stare nelle rotazioni. Comunque tornando indietro verrei di nuovo a Mantova anche perché in una formazione così forte ogni allenamento è un'opportunità di crescita. Giocare insieme ad atleti del calibro di Ndoja, Di Bella e Moraschini consente di avere margini di miglioramenti molto ampi, si tratta di giocatori esperti che possono dare ogni giorno consigli preziosi”. Un ragazzo dalla idee ben chiare, che si è calato perfettamente nella pallacanestro dei grandi, anche dal punto di vista tattico: “Io preferirei giocare da tre ma capisco che a questo livello servono reattività e velocità contro giocatori che attualmente mi sono superiori dal punto di vista atletico. In realtà anche sotto canestro non è facile perché mi ritrovo a marcare gente che è quasi il doppio di me”. A Rimini comunque si è comportato benissimo su entrambi i lati del campo e adesso i suoi Stings sono lanciati verso i playoff, dove potrebbero incrociare anche Ferentino: “Penso che la FMC sia al nostro livello - dichiara - perché ha investito molto e occupa le zone alte della classifica. Una sfida contro gli amaranto sarebbe davvero affascinante”. Tutti gli appassionati se lo augurano: la Ciociaria uscirebbe vincitrice in ogni caso.

Edizione digitale

Sfoglia il giornale

Acquista l'edizione

Ultime dalla sezione