Spazio satira
Alatri
04.09.2025 - 13:00
«C’era il sentore del ricorso in appello da parte della Procura, che è giusto che giochi le sue carte. Del resto, abbiamo sostenuto sempre la stessa cosa: pene esemplari per tutti i responsabili dell’omicidio di Thomas. Il ricorso da parte della difesa dei Toson? Ce lo aspettavamo, chiaro. Ma non ci spaventa. Siamo sicuri che il castello accusatorio reggerà anche la prova dell’appello, come accaduto in altre occasioni. Andiamo avanti, non abbiamo timori». Così Lorenzo Sabellico, all’indomani della notizia dei ricorsi presentati dopo la condanna in primo grado per Roberto (ergastolo) e per Mattia Toson (24 anni), giudicati quali esecutori dell’omicidio di Thomas Bricca. E, in quelle due parole (“Andiamo avanti”), non c’è solo la voglia di giustizia completa, totale, ma anche il senso dell’impegno che la famiglia Sabellico sta portando avanti nel nome di Thomas: «Sì, l’idea di giustizia e di verità, che stiamo cercando di trasmettere ai ragazzi di Alatri attraverso l’associazione “L’albero di Thomas” e tutte le iniziative che abbiamo e che stiamo organizzando», ci dice ancora Lorenzo.
Domanda banale: come state, lei e sua sorella, la mamma del povero Thomas? «Male. Viviamo sempre nel più profondo dei dolori». Ci sono stati segnali di un possibile pentimento da parte dei responsabili, avete avuto mai contatti con loro? «Niente di tutto questo. Se avessero voluto, ci avrebbero contattato facilmente, ma non c’è neppure l’ombra di un pentimento, pensiamo che non abbiano neppure compreso l’enormità di quanto fatto. Anzi, possiamo dire altro...». Cioè? «Continuiamo a ricevere, sui social, richieste di strane amicizie, che provengono dall’ambiente familiare dei Toson. Qualche tempo fa, sempre da un loro familiare, ho ricevuto su Messenger il simbolo di un fuoco, non era certo una fiamma che esprimesse amore. Pertanto...». La famiglia Sabellico ha già presentato, nello scorso gennaio, una denuncia dopo aver ricevuto delle minacce e degli insulti tramite messaggi audio recapitati sulle loro utenze telefoniche. I contenuti non sono divulgabili per via del linguaggio e degli epiteti usati.
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